sabato 11 agosto 2012

Ferragosto in montagna

 

Sabato 11
Partiamo nel tardo pomeriggio e percorrendo la vecchia Val D’Adige (dove ogni curva di quella strada è un ricordo della Perla Nera) raggiungiamo in Val di Gresta Ronzo Chienis. E’ infatti in questo piccolo, e quasi anonimo paese, che si terrà in questi due giorni una festa in gemellaggio con Villa Garibaldi di Roncoferraro. Quando raggiungiamo il paese siamo subito accolti da mia cugina che con mia sorella, nipotine e alcuni amici, sono già arrivati, e al tavolo di un bar si stanno rilassando all’aria fresca. Una birra anche per noi, quattro chiacchiere ed è già ora di andare a mangiare una specialità “mantovana” fatta appunto in occasione di questo scambio culinario tra due comuni. La serata trascorre piacevolmente, tra musica e risate e in men che non si dica è già ora di andare a letto.

Domenica 12
Il sorriso di Lorenzo, che appena sveglio ci mostra dal suo lettino, le campane che suonano a ricordare la domenica e il profumo del caffè che riempie il camper, è quanto di meglio ci si possa augurare per l’inizio di una ottima giornata e così, fatta colazione, siamo pronti per una passeggiata organizzata dal Comune alla scoperta delle “memorie d’acqua in Val di Gresta”. Lorenzo viene messo nel nuovo zaino porta bimbo e infilati gli scarponcini, siamo pronti nel nuovo assetto da mountain-trekking!! La passeggiata naturalistica, accompagnata da un appassionata e coinvolgente guida, ci fa apprezzare meraviglie che si nascondono anche a pochi passi da un centro urbano, scoprendo come piccoli esseri possano vivere sotto i sassi di un ruscello o di come riconoscere da una nocciola mangiata il passaggio di uno scoiattolo o di un arvicola. 

Lorenzo dorme...



Torniamo giusto per l’ora di pranzo e subito dopo partiamo, passando prima a salutare la compagnia che nel frattempo si è andata rilassare al ristorante La Baita. 










Dopo il caffè insieme e i saluti riprendiamo il nostro viaggio seguendo la stretta strada di montagna che passando a fianco il lago di Cei, ci porta verso nord. Quando raggiungiamo Chiusa decidiamo sia ora di pensare alla sosta serale e così troviamo fortunatamente un piccolo posto all’area sosta del campeggio. Cena e a letto. 

area di sosta a Chiusa
Lunedi 13

Il programma prevede un giretto in bicicletta a Chiusa, ma prima dobbiamo cercare un veterinario, visto che ci siamo accorti che Nerina ha un unghia spezzata!! Dopo un po’ di su e giù per il paese a chiedere informazioni, troviamo una disponibile veterinaria che cura al meglio la zampina della nostra compagna di viaggi. Visto l’orario, ormai prossimo al pranzo, decidiamo di riprendere nel pomeriggio la nostra curiosa visita al paese. Una camminata pomeridiana tra le vetrine della via principale ed un aperitivo in una birreria artigianale concludono la nostra giornata.
Nerina è convalescente e si fa trasportare!!

via principale di Chiusa




Martedi 14
Partiamo da Chiusa per raggiungere il Caravan Park Sexten senza avere la certezza di trovare posto per il camper. Quando raggiungiamo la meta, sembra che la fortuna non sia della nostra, visto che l’area sembra proprio completamente occupata, ma per fortuna un piccolo spazio lo riusciamo a ricavare, chiedendo qualche manovra di spostamento ad un camperista già stazionato. Come una tessera di un puzzle ci incastriamo alla perfezione e in un attimo siamo già seduti a tavola sotto il tendalino a gustarci il pranzo.

Ora non rimane che da decidere cosa fare per rilassarsi. A questa decisione risponde subito Barbara proponendo di fare subito visita al centro benessere per un bagno in piscina. Basta poco per capire che siamo in un campeggio al di la di ogni aspettativa ( http://www.caravanparksexten.it/it/ ) e dopo pochi minuti siamo tutti e tre dentro una meravigliosa piscina al coperto. L’acqua è calda e l’ambiente davvero rilassante. Lorenzo a suo modo apprezza che l’acqua non sia salata come gli ultimi bagni fatti al mare (!!!) e dopo un po’ di “sguazzi” e sorrisi che attirano ogni bagnante, rende onore anche alle comode sdraio, facendo un bel pisolino. Usciamo che è quasi ora di cena. Il sole qui ci abbandona presto, facendo capolino dietro alle montagne altissime che ci circondano. Ceniamo in camper e poi a nanna.

Mercoledi 15
Oggi è ferragosto e la notte passata abbiamo dovuto accendere il riscaldamento … fantastico!
Facciamo una buona colazione e in breve siamo pronti per la nostra prima e vera escursione in montagna. Partiamo per il sentiero adiacente al parcheggio e ci dirigiamo verso il passo monte Croce.

 
Quando raggiungiamo il passo, Barbara è entusiasta e ci convince a proseguire. Decidiamo di raggiungere la prima malga più vicina e così inizia la camminata in direzione malga Nemes http://www.alpe-nemes.com/rifugio/huette_it.html . Quando giungiamo alla malga siamo abbastanza provati, ma il panorama mozzafiato e le prelibatezze culinarie ci ripagano alla grande dello sforzo fatto.




Ora c’è da scendere, ma senza fretta passo dopo passo ci ritroviamo in un paio di ore al campeggio.
Una doccia calda è un toccasana, ma Barbara ha pure programmato saggiamente un massaggio rigenerante. Io e Lorenzo ci accontentiamo di una pennichella. Per la cena ci raggiungono anche Roberto e Liviana, ed insieme andiamo nella “casa del contadino” una enorme baita in legno, dove oltre ad un ottima cena, assistiamo a balli e canti locali in onore del ferragosto. Nelle serate piacevoli il tempo vola troppo velocemente, e in un attimo è ora di darsi la buonanotte.

Giovedi 16
Ci svegliamo presto, anche perché Lorenzo in montagna sembra iperattivo (ma non è il mare che agita?) e facciamo la nostra colazione al sapore di strudel…

Partiamo dopo poco sui sentieri verso valle, per raggiungere i nostri amici che come da accordi troveremo alla funivia per il rifugio Croda Rossa. Quando io,Barbara e ,l’ignaro Lorenzo, siamo ai piedi della funivia non funzionante, chiamo Roberto, per capire come mai non mi abbia avvisato per cambiare meta. Il disguido è subito chiarito in quanto abbiamo sbagliato “fermata” e dobbiamo proseguire ancora verso valle, se non altro perché siamo a mala pena a metà percorso. Quando raggiungiamo finalmente il punto di ritrovo, Barbara esulta e propone già che il ritorno lo faremo usufruendo un passaggio ai nostri amici. Prendiamo la ripida funivia e raggiungiamo il rifugio ma appena scesi non abbiamo nemmeno il tempo per guardarci attorno che le nuvole già da un po’ minacciose, dichiarano la loro volontà con acqua a catinelle. Corriamo al riparo nel rifugio (mai nome fu più azzeccato!!) e visto l’orario prossimo al pranzo decidiamo di adattarci “faticosamente” ad un assaggio dei gustosi piatti proposti dal menu del ristorante. Il servizio è ottimo se non più di quello che si possa desiderare, considerato che senza nulla chiedere nel frattempo che ci accomodiamo, ci portano subito dell’acqua per Nerina, il seggiolone per Lorenzo e un po’ di giochi perché si possa distrarre!!!Tagliatelle ai funghi e canederli inebriano i nostri palati e lasciamo passare così il tempo mentre fuori sembra una tormenta. Caffè,grappa e ahimè dobbiamo abbandonare per correttezza il tavolo a nuovi commensali e così, visto la pioggia incessante, riprendiamo a malincuore la funivia per tornare a valle. Roberto generosamente va a prendere il camper sotto l’acqua,mentre noi lo aspettiamo al coperto. Ci accompagnano alla nostra area di sosta, e ci salutiamo così, con un cielo che non auspica altro che un bel riposo pomeridiano nel lettone riparato dei nostri camper. Siamo di nuovo soli noi tre e la Nerina e passiamo una tranquilla serata in camper.

Venerdi 17

Dobbiamo rientrare, perché dobbiamo salutare mia sorella e le nipotine che ripartono per la Cina, e poi gli zii di Barbara, che se ne andranno in vacanza in Marocco, lasciandoci in custodia la loro casa e Gigi…il loro cagnolino.
Il rientro lo allughiamo un po’ passando per lo splendido ma affollatissimo lago di Misurina. Man mano che scendiamo verso la pianura il caldo dimenticato si fa sentire e a sera quando siamo casa non ci sembra vero che solo poche ore prima avevamo acceso il riscaldamento per dormire.