venerdì 6 dicembre 2013

I Presepi di sabbia



Venerdi 06 Dicembre
 
Venerdi sera arriviamo al parcheggio fronte ruota panoramica di Rimini. Ad aspettarci, c’è l’equipaggio di Cagiva, ma per i saluti aspettiamo il giorno seguente, visto la tarda ora.
La notte purtroppo risulta rumorosa a causa di un probabile affollato e allegro locale di giovani nelle vicinanze. 














Sabato 07 Dicembre
Samuele tra le "dune"
Al mattino ci rechiamo subito verso il tendone in cui espongono le opere, ma è troppo presto e gli artisti stanno ancora lavorando. Partiamo allora per una passeggiata lungo mare, e durante il cammino ci fermiamo pure sul bagnasciuga a goderci lo spettacolo di una spiaggia quasi deserta. Lorenzo e Samuele si divertono anche se limitatamente. Per loro è quasi inconcepibile essere sulla sabbia vestiti e non potersi rotolare come d’estate! Ci portiamo verso il centro e ci riscaldiamo con qualche caffè e brioche. Torniamo giusti giusti per il pranzo e organizzatissimi stiamo tutti insieme su Camillo (il camper di Cagiva). Un riposino pomeridiano, e poi finalmente possiamo ammirare i presepi di sabbia.
Passiamo in rassegna il molo, gustandoci le luci del tramonto.
Presepe di sabbia a Rimini
Nel tardo pomeriggio partiamo con i mezzi verso Torrepedrera, dove altri presepi attraggono i nostri interessi. Quando arriviamo a Torrepedrera ci mettiamo un po’ prima di trovare un posto decente per sostare i camper, se non altro perché memori dell’esperienza appena fatta la notte passata, vorremo cercare un posto tranquillo. Arriviamo infine a parcheggiare a Igea Marina, in un parcheggio gratuito proprio difronte al Bagno da Gigi, miei ricordi d’infanzia. Non ci resta che farci un aperitivo e preparare la cena. Stasera si sta tutti sul nostro camper. La serata passa piacevolmente e complice un “impegnativa” bottiglia di rosso, io e Cagiva facciamo pure molto tardi, presi a raccontarci storie di viaggi fatti e da fare. 


Domenica 08 Dicembre
Ci portiamo con i mezzi in zona più vicina ai presepi, e con una piccola passeggiata siamo in un attimo ad ammirare anche questi capolavori. Mi impressiona vedere quelle sculture fatte con tanto estro e cura, pur sapendo che non dureranno meno di un mese. Se anche fossi mai capace di farne una, non so se lo farei sapendo che andrà persa così velocemente.
Usciamo e passeggiamo sulla spiaggia. Dei cavalli attirano l’attenzione, e Lorenzo è esterefatto nel vederne uno al galoppo sfrecciare davanti a se.

Torniamo ai camper per il pranzo.
Subito dopo aver sistemato il nostro appetito, partiamo alla volta di Santarcangelo di Romagna. Trovato parcheggio ci addentriamo nel piacevole paese e anche se un po’ faticosamente portiamo i nostri passeggini fino in cima alla parte vecchia. Poi scendiamo e tra la folla arriviamo alla piazza principale dove un mercato attira i passanti.
I nostri amici devono partire per il rientro e così ci salutiamo ai camper. Noi, avendo ancora un giorno a disposizione, ci dirigiamo verso S.Marino, dove in un parcheggio quasi deserto sostiamo per la notte.
A S.Marino di Lunedi!!

Lunedi 09 Dicembre
Con una sensazione di essere turisti “anomali” visitiamo S.Marino, tra qualche altro turista….giapponese!!! Saliamo fino al punto più alto e poi torniamo giù. Vorremmo fare forse qualche acquisto, ma la strana abitudine di tutti i negozianti di non esporre il prezzo…ci fa indugiare!


Torniamo al camper e per l’ora di pranzo siamo invece a Verucchio.
Passeggiamo per un caffè in questo piacevole paesino e saliamo alla Rocca. Lorenzo si diverte con la sua biciclettina, ma io devo tenerlo a freno con il guinzaglio preso in prestito a Nerina.
Nel primo pomeriggio ripartiamo per il rientro.
Lorenzo in discesa non lo ferma nessuno!
Album fotografico completo: Presepi di sabbia

venerdì 1 novembre 2013

"Festa del Pesce" a Cesenatico



Venerdi 01 Novembre

Barbara davanti a un murales
Fra qualche giorno partiremo per una vacanza a Zanzibar e Nerina non potrà essere dei nostri. Gli amici di Mordano (Imola) si sono resi disponibili per accudirci la nostra dolce pelosa compagna, e quindi approfittiamo della tappa obbligata per farci un giretto.
Durante il tragitto troviamo un po’ di traffico e quindi quando siamo all’ora di pranzo decidiamo di fermarci per una breve sosta a Dozza. Il parcheggio è stracolmo ma un piccolo posto proprio per il nostro camper c’è. Pranziamo e quindi ci inoltriamo per una passeggiata per il paese. Tra i vicoli di questo borgo non si può non rimanere affascinati da tutti i murales che si trovano sparsi su ogni facciata. in questo borgo infatti dal 1965 si tiene una biennale in cui diversi artisti si esprimo con i loro dipinti sui muri delle abitazioni. Alcuni sono davvero belli e suggestivi. Dopo aver fatto tutti i vicoli, ammiriamo l’imponente Rocca e se non fosse che sappiamo cosa significa portarsi in braccio Lorenzo in simili occasioni, faremmo di certo l’interessante visita. Rinunciamo promettendoci che ci ritorneremo quando Lorenzo potrà apprezzare meglio e soprattutto quando potrà seguirci sui propri passi anche in simili strutture.

Torniamo al camper e riprendiamo il nostro girovagare in direzione Cesenatico alla “Festa del pesce”. Quando arriviamo in un attimo capiamo che non sarà facile trovare parcheggio, visto la miriade di camper che ci sono in circolazione. Arriviamo al primo parcheggio che vediamo e sembra che non ci sia proprio un buco, quando all’improvviso vediamo andarsene un camper parcheggiato. Subito ne approfittiamo e ci piazziamo noi, a rischio di un impantanamento. Speriamo non piova stanotte!
Partiamo subito per una passeggiata lungo il canale, e man mano che ci inoltriamo, il canale rimane l’unico spazio libero senza umani! Un fiume di persone passeggia in lungo e in largo le due sponde dove sono ubicate bancarelle di ogni tipo. Lorenzo nel passeggino rischia ogni volta lo schiacciamento da parte di ogni distratto a naso in su, e Nerina, poverina, dribbla a fatica i mille piedi che si ritrova a fronte del suo tartufo!
Troppa gente e troppo caos. Proviamo a metterci in fila per mangiare qualcosa, ma sembra davvero impossibile. Girovaghiamo innervosendoci non poco, e alla fine riusciamo ad entrare in un ristorante che a self service ci propone qualche piatto. Tristemente ci rendiamo conto che la “festa” ce la stanno facendo al nostro portafogli e i miseri piatti che assaggiamo ci fanno pensare a master chef e alla famosa frase “vuoi che moro?” . Mangiamo per il solo scopo di alimentarci e torniamo un po’ sconsolati al camper. Il rumore della tangenziale poco distante dal parcheggio non mi rende piacevole la nottata. 

Sabato 02 Novembre

Barbara al porto di Cesenatico
Al risveglio decidiamo di dare un'altra possibilità a questa rinomata festa, che al primo impatto non ci è di certo piaciuta. Prendiamo le biciclette e questa volta, grazie alla minor affluenza mattutina dei turisti, ci permettiamo il passaggio tra le bancarelle pedalando, anche se a dir il vero anche la maggior parte degli espositori sono ancora in fase “risveglio”. Andiamo fino al porto e ammiriamo la struttura moderna, e nello stesso tempo legata alle radici di questa popolazione con i suoi pescatori. Pedaliamo fino al parco alla ricerca di un po’ di svago per Lorenzo che apprezza molto gli scivoli e le giostrine. I camper che ci sono parcheggiati in ogni angolo è impressionante. Non c’è una via che non abbia un bestione bianco a fare la sua presenza. Anche al parco, seppur vietato, il perimetro è completamente bianco di camper parcheggiati e facciamo fatica a trovare un pertugio per entrare a far giocare Lorenzo nel giardino. Passiamo alla fine una mezz’oretta tra lo scivolo e il cavallo a molla, e conosciamo anche una simpatica signora, che ci racconta le vicissitudini politiche di Cesenatico, mostrando il suo caloroso disappunto sulle scelte dell’attuale Sindaco. La lasciamo sorridendo al suo “io sono per le bombe…” e ci dirigiamo al camper. Ora le vie sono affollate come ieri sera e dobbiamo prendere delle strade secondarie per non essere avvolti dalla confusione. Accendiamo il camper e fuggiamo: Cesenatico la vedremo di certo ancora, ma non in questo frangente. Ci dirigiamo verso Imola, ma prima facciamo una visita a Brisighella, o meglio, per motivi di tempo, andiamo a visitare solamente la Rocca e lasciamo il resto ad un'altra occasione.
accesso alla Rocca di Brisighella
La Rocca è imponente e consente una visuale su tutto il paesaggio circostante. Torniamo sulla nostra strada e ci ritroviamo a casa degli amici di Mordano. Un ottima e squisita cena in compagnia e poi tutti a nanna, noi ovviamente in camper parcheggiati ai bordi del tranquillo parco.
Domenica 3 novembre
Dopo colazione ce ne andiamo in bicicletta nel vicino paese di Bagnara, dove rimaniamo un po’ nel parco con Lorenzo a giocare sullo scivolo, proprio dietro la Rocca sforzesca.
Rocca di Bagnara
Torniamo per il pranzo a casa dai nostri ospitali amici e quindi con tutta calma ce ne partiamo per il rientro, lasciando, con un po’ di tristezza, la nostra Nerina nelle mani fiduciose di Donatella.

Album fotografico:  Un po' di Emilia Romagna

sabato 12 ottobre 2013

Comacchio e il Delta del Po



SABATO 12 Ottobre

Sabato mattina ce la prendiamo con comodo, senza fretta e partiamo per Comacchio.
Quando arriviamo è giusto l’ora di pranzo e approfittiamo della sosta nel parcheggio del Bennet per fare scorte e pure per cucinarci una buona pastasciutta (i ragù già pronti sono eccezionali quando si ha fretta!).
Prima del famoso “abbiocco” post-pranzo ci spostiamo alla Sagra dell’Anguilla e dopo aver trovato un nel parcheggio un piccolo spazio ad incastro per il nostro mezzo, ci facciamo un riposino.
Un oretta dopo siamo già a passeggiare per le viuzze di questo piacevole paese che sembra galleggiare tra le acque, e sfiliamo tra le bancarelle colme di ogni prelibatezza. Facciamo un su e giù tra i vicoli osservando attentamente ogni prodotto esposto e poi alla fine Barbara decide cosa prendere: cipolle di Tropea!!!!
Per un assaggio di anguilla è troppo presto e quindi torniamo al camper per decidere sul da farsi. Considerando che per un equivoco dobbiamo ancora pagare il parcheggio, e visto che la festa, anche se molto caratteristica, l’abbiamo già vista l’anno scorso, decidiamo di andarcene via alla ricerca di un posto meno affollato. Ci spostiamo così lungo la Romea fino a giungere a Mesola.

L’area di sosta non è che un parcheggio a fianco il campo da calcio,poco illuminato, ma altri due camper fermi ci danno fiducia e decidiamo di sostare li per la notte. Per la cena ci addentriamo a passeggio per il paese, e giungiamo così in un ristorante pizzeria del tutto anonimo, che si rivelerà poi essere stata un ottima scelta casuale, in quanto gusteremo una tra le più buone pizze mai mangiate in vita nostra.
Finita l’ottima pizza ritorniamo a passeggiare nel paese che sembra deserto, ma quando siamo dietro al Castello di Mesola un vociare di bimbi ci incuriosisce e scopriamo che almeno una ventina di ragazzini stanno giocando a nascondino in questo borgo. Quel gioco ci porta un sorriso a me e a Barbara, ricordando gli anni della nostra gioventù, mentre Lorenzo rincorre i ragazzini che scappano dietro ad ogni angolo intenti nel loro gioco. Torniamo piano piano al nostro camper e ce ne andiamo a nanna.
il ponte di barche

DOMENICA 13 ottobre
Questa giornata la dedicheremo al Delta del Po seguendo le indicazioni trovate sull’ottimo sito www.visita-delta.it corredato di un preciso e prezioso road book.
Il paesaggio di questi posti è unico e suggestivo. Seguiamo il percorso che ci porta verso Goro e quindi Gorino, poi attraversiamo il primo ponte di barche. Lorenzo si diverte dal finestrino a guardare gli aironi nei campi e se la ride quando qualche uccello scappa ai suoi “BUUU” per spaventarli! Ammiriamo la Sacca degli Scardovari e arriviamo a Tolle dove nella piazza principale ci fermiamo a pranzare. Proseguiamo nel pomeriggio fino a raggiungere la spiaggia di Boccasette, dove parcheggiato il camper, facciamo una passeggiata sull’ormai fredda spiaggia. Raccogliamo delle conchiglie e ammiriamo il mare. 
Ammirando ancora questo angolo di paradiso, prendiamo la strada del rientro e in serata siamo a casa.
Lorenzo alla spiaggia di Boccasette


Album fotografico:  Delta del Po

venerdì 20 settembre 2013

Fiera del camper e Festival del Prosciutto



Venerdi 20 Settembre
Partiamo in direzione Parma, con la voglia di visitare il Salone del Camper. Sappiamo che sarà una giornata “sprecata” tra sogni e desideri, ma a volte anche i sogni hanno bisogno di riferimenti concreti, e quindi messo in moto il nostro camper (un giorno o l’altro decideremo pure un nome da dare al nostro affezionato camper!) ci dirigiamo al salone, con l’intento poi di proseguire il nostro fine settimana a gironzolare tra gli Appennini parmensi.
Passiamo la giornata come previsto a salire e scendere su dei mezzi che forse mai potremo permetterci, e che sinceramente alcuni, sono tanto e talmente lussuosi, che riteniamo inappropriati al nostro modo di fare vacanza. Però Barbara si tiene informata e qualche volta prende pure appunti sui nuovi modelli (speriamo non firmi nessun contratto di acquisto!!).
Durante il nostro passeggiare, non per caso, ma dopo uno scambio di sms, finalmente ci troviamo e conosciamo Lorenzo,Diana e i loro piccoli Sveva e Marco. Lorenzo alias Lorenzo77 è un utente come me del forum di COL e ormai da un po’ ci sentiamo nel gruppo "In camper e...passeggino" ma fino ad ora non c’era stato modo di incontrarsi. Ci scambiamo qualche impressione sulla fiera e sui nuovi e luccicanti modelli di camper, mentre prendiamo un caffè al bar di un padiglione.
Lasciati i nuovi amici, torniamo a girovagare ancora un po’ fino all’ora di chiusura dell’evento. Quando usciamo, il nostro tentativo per realizzare uno tra i tanti sogni espressi durante la giornata lo facciamo, e proviamo a grattare il “Gratta e Vinci” comprato alla mattina, ma la Dea bendata ci bacia in modo troppo leggero e quei 5euro vinti bastano a malapena a coprire parte della spesa del biglietto d’ingresso! Sarà per un'altra volta.

"Lorenzo...mettine in tasca uno!!"
Torniamo comunque felici alla realtà delle cose, e ce ne andiamo in serata verso Torrechiara.  Al parcheggio di Torrechiara c’è solo un camper e quando chiedo per qualche informazione a riguardo della sosta, al solitario viaggiatore, questi mi risponde che se ne sta andando in un'altra sistemazione a pochi chilometri da li, in quanto quella zona non lo tranquillizza. Senza saperne il motivo, ma fidandomi delle sensazioni altrui, decido di seguirlo e di andare a sostare dove lui pensa più sicuro. Arriviamo così alla area sosta privata del salumificio La Perla, punto sosta coincidente proprio con una meta da noi prevista, dopo le informazioni prese al salone del camper riguardo al Festival del Prosciutto che si tiene in questo periodo nelle zone vicino a Parma. Il prosciuttificio è però già chiuso, per l’ora tarda, e dobbiamo così aspettare l’indomani per le informazioni del caso. Una cena, e una buona dormita in tutta tranquillità aspettando domani.

Sabato 21 Settembre

Lorenzo è sincronizzato in modo svizzero, e alle 7,00 in punto, ci sveglia con la sua voglia di latte. Piano piano quindi, procediamo con la colazione e poi prendiamo contatti con il personale del prosciuttificio che nel frattempo si sono già attivati nei loro lavori mattinieri. Prenotiamo per una visita serale che prevede anche la cena al loro ristorante, e quindi prevediamo di approfittare per sostare ancora nella medesima area.

Per passare la giornata, ritorniamo a Torrechiara con stavolta l’intenzione di visitarne il castello.
Il castello arroccato in cima ad una collina, è attorniato dal piccolo borgo dove si possono scorgere negozi e cantine che attirano con i loro prodotti ogni turista. Fortunatamente non ci sono tanti visitatori e quindi a volte ci ritroviamo tra i vicoli da soli ad apprezzare un ambiente che ci riporta indietro nel tempo.
Il Castello di Torrechiara è davvero molto affascinante e ben tenuto. Un peccato non esserci venuti l’indomani, quando ci sarebbe stata la visita guidata organizzata dal Festival.
vicoli di Torrechiara
Barbara comunque grazie ad una guida prelevata all’ufficio informazioni, fa da cicerone, mentre Lorenzo indifferente dalla storia di quei muri, corre tra un portico e l’altro.Ammiriamo comunque le stanze affrescate e cerchiamo di immaginare come potesse essere la vita in quei posti. Il castello di Torrechiara ci riporta continuamente a ricordare il Castello di San Giorgio della nostra città di Mantova, e quando leggiamo nella guida che questa somiglianza è evidentemente comprovata da affreschi e architettura ci compiacciamo per la nostra osservazione.


Scendiamo al parcheggio e riprendiamo il camper e puntiamo in direzione Collecchio, visto che abbiamo sentito dire che nel paese c’è una sagra. Quando arriviamo è giusto l’ora di pranzo e così dopo aver parcheggiato all’area sosta, pranziamo abbondantemente. Dopo il pranzo la voglia di riposare ci assale tranne che a Lorenzo che non ne vuole sapere di fare il riposino. Proviamo a "immobilizzarlo" nel lettone con noi, ma nulla. Alla fine io cedo e messo Lorenzo nel passeggino partiamo con Nerina per il centro del paese. Passiamo così un oretta tra le giostre e prima di tornare al camper proviamo l’ebrezza di uno scivolo altissimo. Quando Barbara si sveglia è già ora di ritornare verso il prosciuttificio, per l’appuntamento preso.
i piccoli si divertono
All’ingresso del prosciuttificio si fanno trovare puntuali, anche Lorenzo e famiglia, che avvisati per tempo, hanno accettato l’invito e passeranno con noi la serata. Il tour all’interno delle celle frigorifere e di stagionatura dei prosciutti è interessante e profumatissimo, e mai nella nostra vita abbiamo visto tanti prosciutti tutti insieme. Uno dei fratelli titolari dell’azienda ci spiega ogni passaggio di lavorazione e le peculiarità che questo prodotto deve avere per mantenere il nome di Prosciutto di Parma. Tutta la visita dura tre quarti d’ora, che passano velocemente, poi finalmente, dopo aver deglutito tanta acquolina in bocca, siamo a tavola per la cena, dove tra una parola e l’altra degusteremo questo prodotto. Le piccole pesti Lorenzo,Sveva e Marco dopo aver saziato il loro appetito, si divertono tra i tavoli e noi adulti passiamo la serata tra racconti di viaggi in camper e vicissitudini di vita quotidiana. 

Domenica 22 Settembre

Dopo la colazione partiamo senza una meta precisa. Prendiamo la strada del ritorno a casa e passando da Parma, pensiamo eventualmente di fermarci qualche ora a passeggiare nel suo centro, ma quando Barbara esprime il desiderio di vedere Fontanellato, il volante gira e prende quella direzione (la libertà che si esprime attraverso un camper...). A Fontanellato parcheggiamo nella comoda area sosta, sotto l’ombra tecnologica di un tetto fatto di pannelli solari. A pochi passi c’è il centro, dove alla domenica mattina si tiene il mercato. Passeggiamo tra le colorate bancarelle mentre ci addentriamo sempre più nel centro storico. Arriviamo fino alla Rocca di San Vitale che domina e nello stesso si eleva dalla piazza. Entriamo nel cortile e dall’interno delle mure di cinta ammiriamo oltre il fossato perimetrale, il mercato.
Torniamo per il pranzo in camper e poi…sfruttiamo l’ombra e il silenzio dell’area sosta per un buon riposo pomeridiano, questa volta con l’attiva partecipazione anche di Lorenzo. Nel tardo pomeriggio facciamo un'altra passeggiata ancora per i vicoli del centro e andiamo a gustare un buon gelato. Una allegra compagnia di volontari intrattiene dei bambini con giochi e musica. Lorenzo rincorre a più non posso tutte le bolle che volano nell’aria. In serata torniamo a casa felici di un altro piacevole fine settimana.

Foto Album:  Tra Fiera e Prosciutti