Venerdi 01
Novembre
Barbara davanti a un murales |
Fra qualche
giorno partiremo per una vacanza a Zanzibar e Nerina non potrà essere dei
nostri. Gli amici di Mordano (Imola) si sono resi disponibili per accudirci la
nostra dolce pelosa compagna, e quindi approfittiamo della tappa obbligata per
farci un giretto.
Durante il
tragitto troviamo un po’ di traffico e quindi quando siamo all’ora di pranzo
decidiamo di fermarci per una breve sosta a Dozza.
Il parcheggio è stracolmo ma un piccolo posto proprio per il nostro camper c’è.
Pranziamo e quindi ci inoltriamo per una passeggiata per il paese. Tra i vicoli
di questo borgo non si può non rimanere affascinati da tutti i murales che si
trovano sparsi su ogni facciata. in questo borgo infatti dal 1965 si tiene una biennale in cui diversi artisti si esprimo con i loro dipinti sui muri delle abitazioni. Alcuni sono davvero belli e suggestivi. Dopo
aver fatto tutti i vicoli, ammiriamo l’imponente Rocca e se non fosse che
sappiamo cosa significa portarsi in braccio Lorenzo in simili occasioni,
faremmo di certo l’interessante visita. Rinunciamo promettendoci che ci
ritorneremo quando Lorenzo potrà apprezzare meglio e soprattutto quando potrà
seguirci sui propri passi anche in simili strutture.
Torniamo al camper e
riprendiamo il nostro girovagare in direzione Cesenatico alla “Festa del pesce”.
Quando arriviamo in un attimo capiamo che non sarà facile trovare parcheggio,
visto la miriade di camper che ci sono in circolazione. Arriviamo al primo
parcheggio che vediamo e sembra che non ci sia proprio un buco, quando
all’improvviso vediamo andarsene un camper parcheggiato. Subito ne
approfittiamo e ci piazziamo noi, a rischio di un impantanamento. Speriamo non
piova stanotte!
Partiamo subito
per una passeggiata lungo il canale, e man mano che ci inoltriamo, il canale
rimane l’unico spazio libero senza umani! Un fiume di persone passeggia in
lungo e in largo le due sponde dove sono ubicate bancarelle di ogni tipo.
Lorenzo nel passeggino rischia ogni volta lo schiacciamento da parte di ogni
distratto a naso in su, e Nerina, poverina, dribbla a fatica i mille piedi che
si ritrova a fronte del suo tartufo!
Troppa gente e
troppo caos. Proviamo a metterci in fila per mangiare qualcosa, ma sembra
davvero impossibile. Girovaghiamo innervosendoci non poco, e alla fine
riusciamo ad entrare in un ristorante che a self service ci propone qualche
piatto. Tristemente ci rendiamo conto che la “festa” ce la stanno facendo al
nostro portafogli e i miseri piatti che assaggiamo ci fanno pensare a master
chef e alla famosa frase “vuoi che moro?” . Mangiamo per il solo scopo di
alimentarci e torniamo un po’ sconsolati al camper. Il rumore della tangenziale
poco distante dal parcheggio non mi rende piacevole la nottata.
Sabato 02
Novembre
Barbara al porto di Cesenatico |
Al risveglio decidiamo
di dare un'altra possibilità a questa rinomata festa, che al primo impatto non
ci è di certo piaciuta. Prendiamo le biciclette e questa volta, grazie alla
minor affluenza mattutina dei turisti, ci permettiamo il passaggio tra le
bancarelle pedalando, anche se a dir il vero anche la maggior parte degli
espositori sono ancora in fase “risveglio”. Andiamo fino al porto e ammiriamo
la struttura moderna, e nello stesso tempo legata alle radici di questa
popolazione con i suoi pescatori. Pedaliamo fino al parco alla ricerca di un
po’ di svago per Lorenzo che apprezza molto gli scivoli e le giostrine. I
camper che ci sono parcheggiati in ogni angolo è impressionante. Non c’è una
via che non abbia un bestione bianco a fare la sua presenza. Anche al parco,
seppur vietato, il perimetro è completamente bianco di camper parcheggiati e
facciamo fatica a trovare un pertugio per entrare a far giocare Lorenzo nel
giardino. Passiamo alla fine una mezz’oretta tra lo scivolo e il cavallo a
molla, e conosciamo anche una simpatica signora, che ci racconta le vicissitudini
politiche di Cesenatico, mostrando il suo caloroso disappunto sulle scelte dell’attuale
Sindaco. La lasciamo sorridendo al suo “io sono per le bombe…” e ci dirigiamo
al camper. Ora le vie sono affollate come ieri sera e dobbiamo prendere delle strade
secondarie per non essere avvolti dalla confusione. Accendiamo il camper e
fuggiamo: Cesenatico la vedremo di certo ancora, ma non in questo frangente. Ci
dirigiamo verso Imola, ma prima facciamo una visita a Brisighella,
o meglio, per motivi di tempo, andiamo a visitare solamente la Rocca e lasciamo
il resto ad un'altra occasione.
accesso alla Rocca di Brisighella |
La Rocca è
imponente e consente una visuale su tutto il paesaggio circostante. Torniamo
sulla nostra strada e ci ritroviamo a casa degli amici di Mordano. Un ottima e
squisita cena in compagnia e poi tutti a nanna, noi ovviamente in camper
parcheggiati ai bordi del tranquillo parco.
Domenica 3
novembre
Dopo colazione ce
ne andiamo in bicicletta nel vicino paese di Bagnara,
dove rimaniamo un po’ nel parco con Lorenzo a giocare sullo scivolo, proprio
dietro la Rocca sforzesca.
Torniamo per il pranzo a casa dai nostri ospitali
amici e quindi con tutta calma ce ne partiamo per il rientro, lasciando, con un
po’ di tristezza, la nostra Nerina nelle mani fiduciose di Donatella.
Rocca di Bagnara |
Album fotografico: Un po' di Emilia Romagna