venerdì 31 gennaio 2014

Predazzo 2014...con tanta pioggia!



Venerdì 31 Gennaio

Finalmente dopo un lungo periodo di fermo, rimettiamo in moto il camper.
Il meteo non è di certo favorevole, ma questo fine settimana l’occasione di andare a trovare le nipotine che stanno trascorrendo la settimana bianca a Predazzo, prevale su qualsiasi indecisione.
Partiamo nel tardo pomeriggio sotto una pioggia incessante. Quando raggiungiamo Predazzo è ormai ora di cena, e risolviamo con ottime e gigantesche pizze consumate in camper in un parcheggio all’ingresso del paese. Finita la nostra cena, decidiamo di andare a passare la notte al parcheggio di Bellamonte, per essere già pronti ai campi da sci al mattino. Nel salire però, sbaglio strada e prendo un piccola stradina in salita, sporca di neve, e quando arrivo a metà di questa, il povero camper comincia a slittare e irrimediabilmente a fermarsi in mezzo alla strada. Un po’ di paura la sentiamo quando spento le luci siamo quasi al buio totale, su una strada in pendenza con il camper mezzo di traverso. Con calma penso che sia una situazione risolvibile, e così scendo e con l’aiuto di una luce, monto le nuove e fiammanti catene, che fortunatamente sono facili da montare. Un po’ di manovre e riusciamo a girarci, visto che la strada errata era pure chiusa per neve poco più avanti. Arrivati al bivio che mi aveva ingannato, smonto le catene e vedendo un camper passarci a fianco, proviamo a proseguire per vedere che la strada corretta non sia più avanti. Accodati al camper che ci precede, infatti arriviamo al bivio giusto (e si che l’avevamo fatta proprio l’anno prima!!) e prendiamo la salita che ci porta al parcheggio. Sembra tutto sistemato e invece…il camper davanti a noi sale e procede quasi con disinvoltura, mentre noi cominciamo a perdere aderenza e a ritrovarci ancora una volta intraversati in mezzo alla strada senza riuscire più a fare un metro. Con un mezzo sentimento di umiliazione, penso a quel camper che forse avrà la trazione posteriore, e con rassegnazione scendo e per al seconda volta nel giro di mezz’ora, rimonto le catene. Ripartiamo con calma in salita, saltellando con le catene che “sgranocchiano” l’asfalto. Si tratta solo di un paio di tornanti ed eccoci al parcheggio dove solo il camper “arrampicatore” è già parcheggiato. Mi metto un po’ distante da lui, ma penso che sicuramente si starà godendo da una fessura degli oscuranti, il nostro ritardato arrivo!! Ok…comunque ci siamo, prima o dopo, l’importante è arrivare sani e salvi e senza danno. La pioggia misto neve è incessante tutta notte, ma noi dormiamo un sonno tranquillo.
il parcheggio affollato di Bellamonte!!

Sabato 01 Febbraio

Al risveglio nulla è cambiato. Nel parcheggio siamo solo due camper, e la pioggia non smette. Si presenta solo un operaio su una ruspa, per la gioia di Lorenzo che lo ammira nel suo operare, che ci viene a chiedere di spostarci un pochetto perché deve pulire il piazzale.
Dopo un ora, arrivano al parcheggio anche Giovanni, Serena e le nipotine. Proviamo ad andare al bar dello skilift per valutare la situazione. La pioggia non entusiasma certo gli animi sciatori, e passiamo quindi direttamente al tavolo dello chalet li vicino. Valutiamo che non si può di certo sciare in queste condizioni meteo, ma io e la piccola tribù, non ci diamo per vinti, e noleggiato un bob, ci divertiamo un po’ nel parco bimbi li vicino. La pioggia non sembra infastidirci più di tanto e Lorenzo non molla la posizione seduta sul bob. Alessia e Anna quindi si alternano mantenendo sempre a bordo il piccolo cuginetto.
Via si parte...
Le mamme però non tardano ad arrivare con le loro “sane” preoccupazioni e ci richiamano che non possiamo certo passare la giornata sotto la pioggia. Lasciamo il nostro gioco quindi e ce ne andiamo in appartamento ad aspettare il pranzo.

Anche se “rinchiusi” in appartamento, passiamo piacevolmente il tempo, in quanto non ci capita spesso di stare con tutta la famiglia “cinese”. Al pomeriggio, proviamo tutti quanti a spostarci a Cavalese per andare a vedere le gare di pattinaggio. Lo stadio di ghiaccio è bello e Alessia e Anna, pattinatrici provette, sono contente di vedere dal vivo pattinatrici gareggiare con i loro costumi. Io e Barbara però ci alterniamo al camper parcheggiato nelle vicinanze, perché Lorenzo ha deciso di farsi il sonnellino pomeridiano. Quando il piccolo del gruppo si sveglia proviamo a fare una passeggiata in paese, anche se la pioggia mette a dura prova la nostra voglia di muoverci. Facciamo un po’ di compere senza dimenticare i viveri per la cena. Passiamo ancora insieme anche questo momento conviviale in appartamento, e passiamo la serata così, tra cibo e tante parole mentre Lorenzo Alessia e Anna se la spassano a saltare tra il lettone e il divano. E’ l’ora della buona notte e Giovanni ci accompagna in auto al camper perché la pioggia è incessante.

Domenica 02 Febbraio

Il ticchettio della pioggia non ha smesso tutta notte di farsi sentire sul tetto del camper, e alle prime luci dell’alba il cielo è ancora completamente grigio che lascia poco sperare in un miglioramento. Serena ci telefona comunicandoci che hanno deciso di spostarsi a Canazei dove le previsioni mettono neve e non pioggia. Per noi poco cambia. Anche se la pioggia fosse neve, diventerebbe una giornata “difficile” da passare con Lorenzo all’aperto. Decidiamo quindi di dare forfait e di partire per il rientro. Lungo il tragitto pensiamo valga la pena di fermarsi a Trento per visitare il Muse ovvero il Museo delle Scienze, e così all’ora di pranzo siamo proprio li, davanti al suo ingresso.
ingresso al MUSE
L’orario è perfetto in quanto ci permette di fare il biglietto d’ingresso senza fare fila. Il museo è davvero bello e interessante, e anche Lorenzo a suo modo apprezza. Passiamo un paio di ore abbondanti per visitarlo tutto, ma man mano che l’orario passa, sempre più gente affolla gli spazi.
animali "volanti" al MUSE
 
Quando usciamo vediamo una fila lunghissima alle casse e apprezziamo ancora di più il nostro “fortuito” arrivo. Visiteremmo anche Trento, che deve essere anche una città interessante, ma la pioggia non molla, e decidiamo quindi di tornare a casa.