venerdì 26 giugno 2015

Calabria 2015



Venerdi 26 Giugno

E finalmente si parte…
Le vacanze iniziano, ma per prima cosa dobbiamo passare a prendere il nostro piccolo Lorenzo, che nell’attesa delle nostre ferie, si è intanto fatto tre settimane con i nonni in Toscana!

Sabato 27 Giugno
Raggiunto in nottata San Vincenzo, il mattino è dedicato a caricare i bagagli di Lorenzo e a stipare tutti i suoi giocattoli da mare (era partito con qualche gioco, ma la permanenza con i nonni ha trasformato la piccola sacca in due sacche enormi ricolme di palette, secchielli ruspe e quant’altro si possa comprare al mare!). Salutiamo nonni e zii, e mentre loro partono per il rientro, noi felicemente puntiamo verso sud.  
equipaggio sempre di compagnia...

l'altra compagna di viaggio...!
L’autostrada è sempre monotona ma per fortuna non è molto trafficata, e nel tardo pomeriggio raggiungiamo Padula, dove sostiamo all’agriturismo I Tre Santi.
sosta all'agriturismo
Il tempo di una passeggiata per vedere esternamente la Certosa di San Lorenzo, e quindi dopo una doccia rinfrescante, andiamo alla cena prenotata nell’agriturismo, dove assaporiamo gli ottimi piatti della cucina di Francesco (un ricordo particolare alla ricotta con marmellata d gelsi…come dice il nostro Lorenzo... “squisita”).
piazza antistante la Certosa

passeggiamo e... corriamo dietro a Lorenzo!
Domenica 28 Giugno

Dopo una tranquilla e riposante nottata, facciamo colazione e decidiamo di approfittare della breve tappa di sosta, per visitare un po’ il paese, e grazie alla gentile disponibilità di Francesco che si offre di accompagnarci in auto, arriviamo in un attimo in cima al paese (a piedi sarebbe stata un’impresa ardua!).
Padula


Purtroppo è Domenica e il museo del cognome è chiuso, e siamo costretti a tenerci la nostra curiosità di scoprire qualcosa sui nostri avi. Anche il museo multimediale è chiuso, ma Francesco, prima di lasciarci, fa una telefonata e poco  dopo arriva di corsa un ragazzo, che gentilmente ci apre e ci introduce alla visita. Purtroppo, anche se la nostra guida si dimostra appassionata ed erudita, ed è un piacere ascoltare tutte le vicissitudini storico culturali di Padula e della Valle di Diano, Lorenzo è giustamente annoiato, e dopo un’ora di visita è incontenibile e dobbiamo fermare il nostro gentile cicerone, e interrompere la visita.

l'interno del museo multimediale

dopo un ora di museo, qualcuno si assopisce...


Vorrà dire che l’ultima parte della storia, dove il protagonista diventa il patriota Pisacane, la ascolteremo in un'altra occasione di viaggio. Usciamo, e imbocchiamo la strada del rientro o meglio, affrontiamo gli impervi scalini del rientro, e con Lorenzo stanco sulle mie spalle, come sempre quando c’è da camminare, ce ne torniamo al camper per il pranzo.

qualcuno suda e qualcuno riposa...

qualche barriera architettonica di Padula!

sognando l'ascensore a Padula!

Subito dopo partiamo, lasciando a malincuore questo angolo di terra, dimenticato dal turismo di massa, ma non dalla Storia. Ci ritorneremo di certo un giorno.

La strada che percorriamo scende come un serpente fino a giungere il mare calabro, ovvero la Costa dei Cedri.
Ammiriamo dall’alto il panorama, e cominciamo ad aver voglia di farci un tuffo in quell’acqua azzurra.
dalla statale si scorge l'isola di Dino
finalmente Tropea

tramonto che vediamo dal ristorante di Tropea

Lorenzo ascolta il mare...che si trova a 10metri di distanza!

prima cena calabrese
Quando arriviamo a Tropea però, l’orario è quello per la cena e quindi, subito dopo aver sistemato per bene il camper, ci avviamo a piedi alla prima pizzeria vicina, e al posto di un bagno, ci accontentiamo di uno splendido tramonto mentre assaporiamo i primi piatti calabresi (ovviamente qui, si parte di cipolla!).
benvenuti a Tropea

Lunedi 29 Giugno
E ora…mare!
Dal campeggio dove ci troviamo, il Marina di Convento, il mare dista circa dal nostro camper 25-30 metri: in pratica una pacchia!
I tuffi nell’acqua cristallina sono l’impegno della giornata!

l'area camper "vicino" al mare

zitto e nuota, nuota e nuota, zitto e nuota...

primi approci con la sabbia...di ghiaia!

In serata, anche se stanchi, affrontiamo la scalinata che dal campeggio porta direttamente in centro al paese. Passeggiamo tra i vicoli e le piazzette che ogni tanto si affacciano al mare. Il tramonto che si ammira da quassù è una cartolina continua. Scorgiamo all’orizzonte le isole Eolie e lo Stromboli. Un panorama mozzafiato.
tra le vie di Tropea







Santa Maria dell'isola

Lo Stromboli visto da Tropea





La cena la risolviamo in un romantico locale La Pentolad’Oro.

Martedì 30 Giugno
Stamattina gita in barca. Prenotato la sera prima in un agenzia, l’appuntamento è per le 9,15 al porto, dove Capitan Paolo ci attende per accompagnarci a scoprire le spiagge e le calette della Costa degli Dei. La simpatia del Capitano e il mare splendido renderanno queste tre ore uno dei più piacevoli ricordi di questa vacanza.
La barca di Capita Paolo



Arriviamo fino a Capo Vaticano nella caletta proprio sotto lo sperone di roccia che viene disegnato nell’etichetta del “ Vecchio Amaro del Capo” e veniamo lasciati li vicino, come naufraghi in un paradiso, per una mezz’oretta a goderci del mare e del fascino di questo posto.

naufraghi sorridenti

e via di immersioni

Tropea dal mare


Al pomeriggio, relax in spiaggia e cena in camper

Mercoledi 01 Luglio

Oggi ancora una giornata di mare e ci godiamo la nostra piccola canoa, che ci fa scoprire calette nuove.
e via di canoa

pagaiare stanca



una caletta a Tropea


Giovedi 02 Luglio

Anche se molto combattuti sulla decisione, alla fine optiamo di partire e lasciamo così la splendida Tropea alla scoperta di qualche altro angolo, a noi sconosciuto, della Calabria. Puntiamo verso sud fino a Rosarno e quindi percorriamo la nuova strada veloce che collega i due mari, il Tirreno con lo Ionio. Dopo pochi chilometri siamo dunque sull’altro mare e quindi in direzione nord, ci fermiamo per un pranzo veloce proprio a Stilo dove visitiamo la Cattolica di Stilo.
dietro a noi la Cattolica di Stilo
Torniamo al lungo mare e arriviamo a Le Castella, dove sostiamo al campeggio Costa Splendente.
Sistemato il camper corriamo subito in spiaggia per un tuffo prima del tramonto, ma la delusione che proviamo ci lascia quasi senza parole. A parte la spiaggia, raggiungibile da una strada scoscesa, quello che ci deprime maggiormente è che troviamo un acqua torbida a tal punto da non vedere nemmeno i sassi sul fondale che impediscono un accesso tranquillo, tant’è che sia io che Lorenzo, sbattiamo contro nel tentativo di tuffarci. Barbara rimane sulla spiaggia a guardarci, ma dentro di noi il pensiero è comune: “qui sembra di essere ai lidi ferraresi”. Delusi torniamo subito alla reception dove esponiamo le perplessità. Gentilmente ci dicono che è solo un momentaneo sporcamento e che questo si verifica all’ora del tramonto per le correnti, e che i sassi si possono evitare spostandosi di qualche decina di metri sulla spiaggia e che al mattino avremmo di certo trovato una situazione migliore. Rimaniamo dubbiosi e soprattutto certi di aver lasciato a Tropea un mare da fare invidia alla Sardegna. Per non abbatterci troppo, prendiamo le bici e facciamo un giro in paese per la cena.


Il Castello saraceno di Le Castella


Trovato sulla strada l’ufficio informazioni ne approfittiamo per prendere qualche spunto per la nostra permanenza e visto l’esperienza fatta qualche giorno prima, prenotiamo subito una gita in barca ma questa volta con una barca con i fondali in vetro. Continuiamo la visita serale al paese ammirando il tramonto che illumina il castello, attrazione principale di questo posto. Ceniamo in un ottimo ristorante " La Calabrese" e ce ne andiamo a letto.
Cena a "La Calabrese"


Venerdi 03 Luglio
Puntuali all’appuntamento al porto, salpiamo per la nostra gita in barca. Stupefatti, ma egoisticamente contenti di questo, constatiamo che la barca è semivuota e facciamo qualche considerazione sulla mancanza di turismo in questa regione. Girovaghiamo lungo la costa dal castello saraceno fino a Isola Caporizzuto e grazie alle spiegazioni di Serena, la guida turistica, scopriamo così che questo promontorio è dentro all’area marina protetta più grande d’Italia. Dopo le spiegazioni storico culturali di questa Costa dei saraceni, veniamo lasciati in una bellissima spiaggia rosso arancio, dove riposiamo stesi al sole nel bagnasciuga.
si salpa...


sul fondale di vetro ad esplorare il mare


uomini di mare

approdiamo alla spiaggia
L’acqua cristallina che luccica davanti a noi ci rincuora dai pensieri dell’altra sera quando andammo alla caletta fronte il campeggio.

L’aperitivo in barca, con pane e salse varie, rallegra il gruppo e quindi torniamo al porto nonché al campeggio. Pranziamo con una fresca anguria e passiamo il pomeriggio a riposo. Al tramonto torniamo al paese, poco distante, per visitare il castello. Io e Lorenzo affrontiamo anche la tortuosa e angusta scala a chiocciola che conduce sulla torre da cui ammiriamo la vista panoramica.

il fotogafo Lorenzo ci immortala davanti al Castello

difendiamo il Castello a suon di cannoni
 



un riposino lungo le scale della torre
visuale dalla torre



Sabato 04 Luglio
Anche da questa tappa ce ne andiamo, e riprendiamo in direzione nord la statale 106 che costeggia lo Ionio. Attraversiamo paesi che a prima vista ci lasciano perplessi in quanto sembrano la scenografia di un lontano dopoguerra, e ci chiediamo quando, e semmai ci sarà un giorno, in cui il degrado e l’abbandono di questi posti potrà mai scomparire. Le tristi industrie abbandonate o dismesse, gli edifici in sfacelo o mal finiti con facciate non intonacate, e non ultimo un gruppo di accattoni alloggiati in vecchie carcasse ferroviarie nei pressi di Crotone, ci danno una triste impressione. Superiamo il tutto, traguardando lo sguardo verso il mare, azzurro e cristallino, e arriviamo fino a Cirò Marina. Qui ci dirigiamo dapprima verso il faro, dove qualche camperisti osanna una sosta spettacolare, ma visto il posto in completa solitudine, decidiamo di cercare altro.
ok, bella sosta, ma cerchiamo qualcosa di meno solitario...
Arriviamo quindi al campeggio di PuntaAlice dove svolte le pratiche di registrazione, decidiamo di sostare per qualche giorno. Il campeggio non mi entusiasma molto se non altro per la piazzola che ci assegnano, angusta e costipata tra i vacanzieri stanziali che occupano con reti oscuranti e gazebo ogni spazio, ostacolando ogni piccola brezza marina, ma la piscina e l’animazione equilibrano i giudizi, soprattutto per Lorenzo e Barbara che sembrano apprezzare molto.

e via di piscina...






Domenica 05 Luglio
Passiamo così la giornata tra la più anonima delle soste in questa Regione, tra un tuffo in piscina e i giochi d’animazione proposti da un discreto staff.


e si fa pure attività fisica

anch'io preso di mira dall'animazione




 Ottima la ristorazione offerta dove vengo stupito dalla creativa rielaborazione di una semplice pizza!
 
creatività gustosa



Lunedi 06 Luglio
Per mia personale soddisfazione, in quanto non sopporto i campeggi che mi mettono il braccialetto di riconoscimento, abbandoniamo anche questa tappa, senza però prima passare in una cantina dove facciamo scorta di vino locale.
Ci dirigiamo quindi verso nord, ma la meta di oggi è quella di ritornare sul mar Tirreno, forse per ritrovare quel piacevole ricordo di Tropea che risulterà comunque il posto più bello visto in questa vacanza. Per fare ciò, complice anche l’autostrada interrotta, dopo un milione di curve su strade dissestate che attraversano una parte del Pollino, arriviamo finalmente difronte all’isola di Cirella (eravamo andati prima a Praia Mare però il campeggio non consentiva l’accesso per il rispetto dell’orario del silenzio e quindi per non rimanere fermi ad attendere abbiamo cambiato destinazione!). Sostiamo quindi al lido Tropical dove riusciamo ad avere una piazzole fronte mare, soluzione perfetta per dimenticare la sistemazione “chiusa” del campeggio lasciato la mattina.


quando si dice...relax

le piazzole del lido tropical

la nostra postazione



Riprendiamo così a tuffarci in mare a pochi passi dal camper, comodità non indifferente per utilizzare anche la nostra canoa.
In serata prendiamo le biciclette e ci spostiamo per la cena a Diamante, paese davvero carino con tutti i suoi murales e un centro pedonale molto vivo.

Martedì 07 Luglio
Tuffi in acqua e una bella pagaiata fino all’isola che circumnavighiamo un po’ a fatica, ma ammirandone la sua condizione naturale priva di insediamenti turistici (sembra quasi inaccessibile dall’acqua) sono le fatiche di oggi.

Cirella vista dalla nostra piazzola



ci prepariamo per solcare i mari...




la ciurma è in attesa



controllano se remo o fotografo e basta!!


 
In serata torniamo un'altra volta a Diamante per una passeggiata dopocena, ma questa volta con un trenino turistico che fa la spola tra Cirella e Diamante tutta sera.




  

Mercoledì 08 Luglio
Ancora una giornata da spiaggia, e oggi conosciamo “Billy il selvaggio” e la sua compagna Rosa, due personaggi “originali” che daranno un pizzico di simpatica compagnia a questa vacanza.
In serata ceniamo sotto il nostro tendalino. Un piatto di spaghetti con vongole veraci, un vino bianco ghiacciato, un tramonto mozzafiato sul mare condiviso con le persone che ami, sono quanto di meglio si possa desiderare…momenti magici.

le vongole in ammollo

le vongole...condite!

il tramonto sul mare...

e chi ami...

Giovedì 09 Luglio
Ultimo giorno di vacanza in Calabria. La decisione è quella di partire l’indomani per un rientro anticipato per evitare ingorghi della Domenica sera. I nostri amici, dopo aver condiviso un pranzo con noi, ci salutano e partono per il proseguo delle loro vacanze.
Billy il selvaggio (quello a destra!)

Rosa con Barbara e Lorenzo

In serata decidiamo di uscire a cena ma questa volta ci spostiamo, sempre con il trenino, a Cirella. Appena scesi in paese, abbiamo subito l’impressione che questo posto non sia molto frequentato come Diamante dal turismo. Dopo pochi passi, la nostra impressione diventa realtà. Sembra un paese dimenticato. Non ci sono persone in giro, se non qualche passante che con il suo modo di fare sembra essere del posto. Nessun negozio di souvenir, nessuna gelateria che ti invoglia a fermarti, nessun ristorante con plateatico in bella mostra, nulla. Un anonimo bar tabaccheria, una chiesa e non vediamo altro che attiri la nostra attenzione.
Su suggerimento del “capotrenino” (praticamente nonno Pig!!) passeggiamo fino a raggiungere nelle vicinanze del centro, una scogliera mozzafiato che sembra spuntare letteralmente dal mare con tutte la sua conformazione di rocce appuntite. Il sole che tramonta, è sempre uno spettacolo a cui non ci si abitua mai. Immortaliamo per quanto possiamo con le nostre macchine fotografiche questi momenti, anche se sappiamo che non renderanno mai, a chi le osserverà, le emozioni che proviamo noi qui ora. 
Per la cena le scelte a Cirella non sembrano molte e quindi optiamo per una specie di pizzeria un po' singolare dove sembrano fare solo pizze famiglia mono-gusto ( e solo dopo nostra insistenza arriviamo a patteggiare per almeno tre gusti!) dove comunque riusciamo a mangiare e bere decentemente. Finita la cena non ci allontaniamo tanto dalla via principale, e in anticipo sull’orario stabilito, ci sistemiamo alla fermata del trenino, se non altro per la paura di perderlo e rimanere in questo posto isolato.


scogliera a Cirella

il fotografo ufficiale


emozioni indescrivibili

Venerdì 10 Luglio
Si parte per il rientro.
Il programma fatto a casa prevedeva un tragitto che dalla costa ionica si andasse verso Matera per vedere i suoi famosi sassi, ma ora che ci troviamo di qua, sul Tirreno, dobbiamo decidere dove sostare per interrompere la tratta troppo lunga, che ci separa da casa. Mentre siamo in viaggio, memore del ricordo di qualche suggerimento dei nostri amici viaggiatori in camper, decidiamo di fermarci a visitare Civita di Bagnoregio. Arriviamo dunque in questo posto in tardo pomeriggio e ci sistemiamo nell’ottima area sosta del paese limitrofo di Lubriano.  Passeggiando in questo paese la vista su Civita è spettacolare, e altresì “spettacolare” la cena che consumiamo all’osteria Vecchio Mulino.

porcini senza remora

tagliata con porcini

l'appetito vien mangiando


Sabato 11 Luglio
Spostiamo il camper e parcheggiamo a Bagnoregio, e da qui dopo un assolata scarpinata raggiungiamo la singolare Civita anche soprannominata " La città che muore".

alle nostre spalle Civita
fate "CIS"...grazie
Civita
  
sotto il sole sul ponte dei sonagli
 
unsa salita di difficile...

scorci di Civita

scorci di Civita



Ripartiamo in direzione casa nel primo pomeriggio. In serata siamo nella calda Mantova, contenti di aver fatto una vacanza serena, in un posto poco ambito, ma che ci ha lasciato comunque piacevoli ricordi.


"ALLA PROSSIMA VACANZA"