Venerdi 26 Giugno
E finalmente si parte…
Le vacanze iniziano, ma per prima cosa dobbiamo passare a
prendere il nostro piccolo Lorenzo, che nell’attesa delle nostre
ferie, si è intanto fatto tre settimane con i nonni in Toscana!
Sabato 27 Giugno
Raggiunto in nottata San Vincenzo, il mattino è dedicato a caricare i bagagli di Lorenzo e a
stipare tutti i suoi giocattoli da mare (era partito con qualche gioco, ma la
permanenza con i nonni ha trasformato la piccola sacca in due sacche enormi ricolme
di palette, secchielli ruspe e quant’altro si possa comprare al mare!).
Salutiamo nonni e zii, e mentre loro partono per il rientro, noi felicemente
puntiamo verso sud.
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equipaggio sempre di compagnia... |
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l'altra compagna di viaggio...! |
L’autostrada è sempre monotona ma per fortuna non è molto
trafficata, e nel tardo pomeriggio raggiungiamo
Padula, dove sostiamo
all’agriturismo
I Tre Santi.
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sosta all'agriturismo |
Il tempo di una passeggiata per vedere
esternamente
la Certosa di San Lorenzo, e quindi dopo una doccia rinfrescante, andiamo alla
cena prenotata nell’agriturismo, dove assaporiamo gli ottimi piatti della cucina
di Francesco (un ricordo particolare alla ricotta con marmellata d gelsi…come
dice il nostro Lorenzo... “squisita”).
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piazza antistante la Certosa |
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passeggiamo e... corriamo dietro a Lorenzo! |
Domenica 28 Giugno
Dopo una tranquilla e riposante nottata, facciamo colazione
e decidiamo di approfittare della breve tappa di sosta, per visitare un po’ il
paese, e grazie alla gentile disponibilità di Francesco che si offre di
accompagnarci in auto, arriviamo in un attimo in cima al paese (a piedi sarebbe
stata un’impresa ardua!).
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Padula |
Purtroppo è Domenica e il
museo del cognome è chiuso,
e siamo costretti a tenerci la nostra curiosità di scoprire qualcosa sui nostri
avi. Anche il
museo multimediale è chiuso, ma Francesco, prima di lasciarci, fa
una telefonata e poco dopo arriva di corsa un ragazzo, che gentilmente ci apre e
ci introduce alla visita. Purtroppo, anche se la nostra guida si dimostra
appassionata ed erudita, ed è un piacere ascoltare tutte le vicissitudini
storico culturali di Padula e della Valle di Diano, Lorenzo è giustamente
annoiato, e dopo un’ora di visita è incontenibile e dobbiamo fermare il nostro
gentile cicerone, e interrompere la visita.
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l'interno del museo multimediale |
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dopo un ora di museo, qualcuno si assopisce... |
Vorrà dire che l’ultima parte della
storia, dove il protagonista diventa il patriota
Pisacane, la ascolteremo in un'altra
occasione di viaggio. Usciamo, e imbocchiamo la strada del rientro o meglio,
affrontiamo gli impervi scalini del rientro, e con Lorenzo stanco sulle mie
spalle, come sempre quando c’è da camminare, ce ne torniamo al camper per il
pranzo.
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qualcuno suda e qualcuno riposa... |
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qualche barriera architettonica di Padula! |
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sognando l'ascensore a Padula! |
Subito dopo partiamo, lasciando a malincuore questo angolo di terra,
dimenticato dal turismo di massa, ma non dalla Storia. Ci ritorneremo di certo
un giorno.
La strada che percorriamo scende come un serpente fino a
giungere il mare calabro, ovvero la
Costa dei Cedri.
Ammiriamo dall’alto il
panorama, e cominciamo ad aver voglia di farci un tuffo in quell’acqua azzurra.
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dalla statale si scorge l'isola di Dino |
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finalmente Tropea |
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tramonto che vediamo dal ristorante di Tropea |
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Lorenzo ascolta il mare...che si trova a 10metri di distanza! |
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prima cena calabrese |
Quando arriviamo a
Tropea però, l’orario è quello per la
cena e quindi, subito dopo aver sistemato per bene il camper, ci avviamo a
piedi alla prima pizzeria vicina, e al posto di un bagno, ci accontentiamo di
uno splendido tramonto mentre assaporiamo i primi piatti calabresi (ovviamente
qui, si parte di cipolla!).
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benvenuti a Tropea |
Lunedi 29 Giugno
E ora…mare!
Dal campeggio dove ci troviamo, il
Marina di Convento, il mare dista circa dal
nostro camper 25-30 metri: in pratica una pacchia!
I tuffi nell’acqua cristallina sono l’impegno della giornata!
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l'area camper "vicino" al mare |
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zitto e nuota, nuota e nuota, zitto e nuota... |
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primi approci con la sabbia...di ghiaia! |
In serata, anche se stanchi, affrontiamo la scalinata che dal campeggio porta
direttamente in centro al paese. Passeggiamo tra i vicoli e le piazzette che
ogni tanto si affacciano al mare. Il tramonto che si ammira da quassù è una
cartolina continua. Scorgiamo all’orizzonte le isole Eolie e lo Stromboli. Un
panorama mozzafiato.
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tra le vie di Tropea |
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Santa Maria dell'isola |
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Lo Stromboli visto da Tropea |
La cena la risolviamo in un romantico locale
La Pentolad’Oro.
Martedì 30 Giugno
Stamattina gita in barca. Prenotato la sera prima in un
agenzia, l’appuntamento è per le 9,15 al porto, dove
Capitan Paolo ci attende
per accompagnarci a scoprire le spiagge e le calette della
Costa degli Dei. La
simpatia del Capitano e il mare splendido renderanno queste tre ore uno dei più
piacevoli ricordi di questa vacanza.
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La barca di Capita Paolo |
Arriviamo fino a Capo Vaticano nella
caletta proprio sotto lo sperone di roccia che viene disegnato nell’etichetta
del “
Vecchio Amaro del Capo” e veniamo lasciati li vicino, come naufraghi in un
paradiso, per una mezz’oretta a goderci del mare e del fascino di questo
posto.
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naufraghi sorridenti |
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e via di immersioni |
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Tropea dal mare |
Al pomeriggio, relax in spiaggia e cena in camper
Mercoledi 01 Luglio
Oggi ancora una giornata di mare e ci godiamo la nostra piccola canoa, che ci fa scoprire calette nuove.
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e via di canoa |
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pagaiare stanca |
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una caletta a Tropea |
Giovedi 02 Luglio
Anche se molto combattuti sulla decisione, alla fine optiamo di partire e lasciamo così la splendida Tropea alla scoperta di qualche altro
angolo, a noi sconosciuto, della Calabria. Puntiamo verso sud fino a Rosarno e
quindi percorriamo la nuova strada veloce che collega i due mari, il Tirreno
con lo Ionio. Dopo pochi chilometri siamo dunque sull’altro mare e quindi in
direzione nord, ci fermiamo per un pranzo veloce proprio a Stilo dove visitiamo
la
Cattolica di Stilo.
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dietro a noi la Cattolica di Stilo |
Torniamo al lungo mare e arriviamo a Le Castella, dove
sostiamo al campeggio
Costa Splendente.
Sistemato il camper corriamo subito in spiaggia
per un tuffo prima del tramonto, ma la delusione che proviamo ci lascia quasi
senza parole. A parte la spiaggia, raggiungibile da una strada scoscesa, quello
che ci deprime maggiormente è che troviamo un acqua torbida a tal punto da non
vedere nemmeno i sassi sul fondale che impediscono un accesso tranquillo,
tant’è che sia io che Lorenzo, sbattiamo contro nel tentativo di tuffarci.
Barbara rimane sulla spiaggia a guardarci, ma dentro di noi il pensiero è
comune: “qui sembra di essere ai lidi ferraresi”. Delusi torniamo subito alla
reception dove esponiamo le perplessità. Gentilmente ci dicono che è solo un
momentaneo sporcamento e che questo si verifica all’ora del tramonto per le
correnti, e che i sassi si possono evitare spostandosi di qualche decina di
metri sulla spiaggia e che al mattino avremmo di certo trovato una situazione
migliore. Rimaniamo dubbiosi e soprattutto certi di aver lasciato a Tropea un
mare da fare invidia alla Sardegna. Per non abbatterci troppo, prendiamo le
bici e facciamo un giro in paese per la cena.
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Il Castello saraceno di Le Castella |
Trovato sulla strada l’ufficio informazioni
ne approfittiamo per prendere qualche spunto per la nostra permanenza e visto
l’esperienza fatta qualche giorno prima, prenotiamo subito una gita in barca ma
questa volta con una barca con i fondali in vetro. Continuiamo la visita serale
al paese ammirando il tramonto che illumina il castello, attrazione principale
di questo posto. Ceniamo in un ottimo ristorante " La Calabrese" e ce ne andiamo a letto.
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Cena a "La Calabrese" |
Venerdi 03 Luglio
L’acqua cristallina che luccica davanti a noi ci rincuora
dai pensieri dell’altra sera quando andammo alla caletta fronte il campeggio.
Sabato 04 Luglio
Anche da questa tappa ce ne andiamo, e riprendiamo in direzione
nord la statale 106 che costeggia lo Ionio. Attraversiamo paesi che a prima
vista ci lasciano perplessi in quanto sembrano la scenografia di un lontano
dopoguerra, e ci chiediamo quando, e semmai ci sarà un giorno, in cui il
degrado e l’abbandono di questi posti potrà mai scomparire. Le tristi industrie
abbandonate o dismesse, gli edifici in sfacelo o mal finiti con facciate non
intonacate, e non ultimo un gruppo di accattoni alloggiati in vecchie carcasse
ferroviarie nei pressi di Crotone, ci danno una triste impressione. Superiamo
il tutto, traguardando lo sguardo verso il mare, azzurro e cristallino, e
arriviamo fino a
Cirò Marina. Qui ci dirigiamo dapprima verso il faro, dove
qualche camperisti osanna una sosta spettacolare, ma visto il posto in completa
solitudine, decidiamo di cercare altro.
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ok, bella sosta, ma cerchiamo qualcosa di meno solitario... |
Arriviamo quindi al
campeggio di PuntaAlice dove svolte le pratiche di registrazione, decidiamo di sostare per
qualche giorno. Il campeggio non mi entusiasma molto se non altro per la
piazzola che ci assegnano, angusta e costipata tra i vacanzieri stanziali che
occupano con reti oscuranti e gazebo ogni spazio, ostacolando ogni piccola
brezza marina, ma la piscina e l’animazione equilibrano i giudizi, soprattutto
per Lorenzo e Barbara che sembrano apprezzare molto.
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e via di piscina... |
Domenica 05 Luglio
Passiamo così la giornata tra la più anonima delle
soste in questa Regione, tra un tuffo in piscina e i giochi d’animazione proposti
da un discreto staff.
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e si fa pure attività fisica |
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anch'io preso di mira dall'animazione |
Ottima la ristorazione offerta dove vengo stupito dalla
creativa rielaborazione di una semplice pizza!
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creatività gustosa |
Lunedi 06 Luglio
Per mia personale soddisfazione, in quanto non sopporto i
campeggi che mi mettono il braccialetto di riconoscimento, abbandoniamo anche
questa tappa, senza però prima passare in una cantina dove facciamo scorta di
vino locale.
Ci dirigiamo quindi verso nord, ma la meta di oggi è quella di
ritornare sul mar Tirreno, forse per ritrovare quel piacevole ricordo di Tropea
che risulterà comunque il posto più bello visto in questa vacanza. Per fare
ciò, complice anche l’autostrada interrotta, dopo un milione di curve su strade
dissestate che attraversano una parte del Pollino, arriviamo finalmente difronte
all’
isola di Cirella (eravamo andati prima a Praia Mare però il campeggio non
consentiva l’accesso per il rispetto dell’orario del silenzio e quindi per non
rimanere fermi ad attendere abbiamo cambiato destinazione!). Sostiamo quindi al
lido Tropical dove riusciamo ad avere una piazzole fronte mare, soluzione
perfetta per dimenticare la sistemazione “chiusa” del campeggio lasciato la
mattina.
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quando si dice...relax |
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le piazzole del lido tropical |
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la nostra postazione |
Riprendiamo così a tuffarci in mare a pochi passi dal camper, comodità
non indifferente per utilizzare anche la nostra canoa.
In serata prendiamo le biciclette e ci spostiamo per la cena
a Diamante, paese davvero carino con tutti i suoi murales e un centro pedonale molto vivo.
Martedì 07 Luglio
Mercoledì 08 Luglio
Ancora una giornata da spiaggia, e oggi conosciamo “Billy il
selvaggio” e la sua compagna Rosa, due personaggi “originali” che daranno un
pizzico di simpatica compagnia a questa vacanza.
Giovedì 09 Luglio
Ultimo giorno di vacanza in Calabria. La decisione è quella
di partire l’indomani per un rientro anticipato per evitare ingorghi della
Domenica sera. I nostri amici, dopo aver condiviso un pranzo con noi, ci
salutano e partono per il proseguo delle loro vacanze.
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Billy il selvaggio (quello a destra!) |
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Rosa con Barbara e Lorenzo |
In serata decidiamo di uscire a cena ma questa volta ci
spostiamo, sempre con il trenino, a
Cirella. Appena scesi in paese, abbiamo
subito l’impressione che questo posto non sia molto frequentato come Diamante
dal turismo. Dopo pochi passi, la nostra impressione diventa realtà. Sembra un
paese dimenticato. Non ci sono persone in giro, se non qualche passante che con
il suo modo di fare sembra essere del posto. Nessun negozio di souvenir, nessuna
gelateria che ti invoglia a fermarti, nessun ristorante con plateatico in bella
mostra, nulla. Un anonimo bar tabaccheria, una chiesa e non vediamo altro che
attiri la nostra attenzione.
Su suggerimento del “capotrenino” (praticamente nonno Pig!!)
passeggiamo fino a raggiungere nelle vicinanze del centro, una scogliera
mozzafiato che sembra spuntare letteralmente dal mare con tutte la sua
conformazione di rocce appuntite. Il sole che tramonta, è sempre uno spettacolo
a cui non ci si abitua mai. Immortaliamo per quanto possiamo con le nostre
macchine fotografiche questi momenti, anche se sappiamo che non renderanno mai,
a chi le osserverà, le emozioni che proviamo noi qui ora.
Per la cena le scelte a Cirella non sembrano molte e quindi optiamo per una specie di pizzeria un po' singolare dove sembrano fare solo pizze famiglia mono-gusto ( e solo dopo nostra insistenza arriviamo a
patteggiare per almeno tre gusti!) dove comunque riusciamo a mangiare e bere
decentemente. Finita la cena non ci allontaniamo tanto dalla via principale, e in
anticipo sull’orario stabilito, ci sistemiamo alla fermata del trenino, se non
altro per la paura di perderlo e rimanere in questo posto isolato.
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scogliera a Cirella |
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il fotografo ufficiale |
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emozioni indescrivibili |
Venerdì 10 Luglio
Si parte per il rientro.
Il programma fatto a casa prevedeva
un tragitto che dalla costa ionica si andasse verso Matera per vedere i suoi
famosi sassi, ma ora che ci troviamo di qua, sul Tirreno, dobbiamo decidere
dove sostare per interrompere la tratta troppo lunga, che ci separa da casa.
Mentre siamo in viaggio, memore del ricordo di qualche suggerimento dei nostri
amici viaggiatori in camper, decidiamo di fermarci a visitare Civita di
Bagnoregio. Arriviamo dunque in questo posto in tardo pomeriggio e ci
sistemiamo nell’ottima
area sosta del paese limitrofo di Lubriano.
Passeggiando in questo paese la vista su
Civita è spettacolare, e altresì “spettacolare” la cena che consumiamo all’osteria
Vecchio Mulino.
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porcini senza remora |
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tagliata con porcini |
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l'appetito vien mangiando |
Sabato 11 Luglio
Spostiamo il camper e parcheggiamo a Bagnoregio, e da qui
dopo un assolata scarpinata raggiungiamo la singolare
Civita anche soprannominata " La città che muore".
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alle nostre spalle Civita |
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fate "CIS"...grazie |
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Civita |
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sotto il sole sul ponte dei sonagli |