Venerdi 25
La legge di Murphy sembra calendarizzata in modo preciso e
puntuale e anche per questo ponte Pasquale le previsioni non sono rassicuranti.
La voglia di andare comunque prevale, e quindi decidiamo per una meta a corto
raggio, per quantomeno contenere le spese in caso di ritirata!
Chioggia è la prima tappa. Arriviamo in tarda serata, dopo
esserci fermati a mangiare a Vicenza in un ottimo locale
dove sottolineo la deliziosa degustazione di piccoli tranci di pizza
sapientemente farciti e il tutto accompagnato da un'ottima birra.
Al parcheggio di Sottomarina qualche posto è ancora libero,
e quindi ci apprestiamo, silenziosamente, a passare la notte.
Sabato 26
un pit stop dal bicicleter... |
Al risveglio dopo la colazione, prepariamo le biciclette e
insieme con i nostri compagni di viaggio (che da oggi in questo blog saranno
chiamati “la PPfamily” ) partiamo per una visita al centro di questa città
lagunare.
Un piccolo imprevisto alla bicicletta di Lara ci consente di
conoscere la disponibilità e cortesia
locale, e ci facciamo così consigliare da
una gentile signora il primo meccanico per un piccolo intervento. Risolto il problema
finiamo il nostro breve spostamento al centro di Chioggia
Passeggiamo per la piazza principale, entriamo nel
caratteristico e odoroso mercato del pesce, saliamo sulla torre dell’orologio,
ci concediamo un aperitivo al sole e infine torniamo per il pranzo ai nostri
mezzi.
Nel pomeriggio relax totale in spiaggia a goderci questo
primo sole primaverile (ma non doveva piovere?) mentre i bambini se la godono a
più non posso.
e non si divertono solo i bambini... |
In serata una cena in camper a decidere per il da farsi per
il giorno seguente.
Domenica 27 PASQUA
Dopo colazione decidiamo di partire. Salutiamo la PPfamily,
che si dirigerà verso Comacchio, mentre
noi puntiamo la prua verso Arqua Petrarca. Un pranzo veloce, ma dedicando un "profano" momento pasquale a tutto piacere per Lorenzo
cosa mai ci sarà dentro? |
Uovo mi hai provocato? e io ti distruggo.. |
e poi te magno! |
e ci inerpichiamo
tra le viuzze di questo piccolo borgo.
pausa gelato ad Arquà |
su gentile concessione del fotografo Lorenzo |
le salite non mancano |
In cima giungiamo davanti la casa delPetrarca
ma ahimè, il regolamento vieta l’accesso alla nostra quadrupede
Nerina, e quindi torniamo sui nostri pass. Assaggiamo una degustazione di brodo di giuggiole tipico souvenir gustoso di queste parti
brodo di giuggiole in vespa? |
da cui curiosamente, per chi lo volesse imparare, esiste un contrasto di provenienza del termine "andare in brodo di giuggiole" con lo stesso termine di origine toscano. Quindi riprendiamo il nostro passeggiare e quindi scendiamo fino alla piazza della chiesa, dove al centro si innalza maestosa la tomba
del poeta.
la tomba del Petrarca |
Ripartiamo quindi con il camper in direzione Monselice. Sostiamo in un parcheggio libero vicino alle mura (Via Argine Destro, 93, 35043 Monselice PD) e con una piccola passeggiata siamo sul percorso pedonale che ci porta fino in cima al Duomo Vecchio, passando a fianco al castello che però non vediamo perché siamo fuori orario di visita.
il castello di Monselice |
ingresso al Castello |
Quando scendiamo, il centro del paese non ci convince molto per rimanerci a passare altro tempo e quindi riprendiamo il nostro rientro in direzione Este. In quest’altra cittadina troviamo però molta confusione e il parcheggio segnalato come sosta camper ai piedi delle mura del castello è oltremodo affollato. Girovaghiamo un po’ con il nostro mezzo alla ricerca vana di un parcheggio, e dopo il rischio di un incastro tra degli stretti vicoli, prendiamo il largo in direzione Montagnana. All’area di sosta di quest’altro borgo la sosta è pressoché impossibile, ma a pochi metri un parcheggio di un supermercato sembra essere diventato l’alternativa più comoda, visto il numero considerevole di camper già in sosta. Ci accomodiamo anche noi e mentre cominciano le prime gocce di pioggia, ci dirigiamo a piedi in una vicina pizzeria per la cena dove Lorenzo dalla foga di divorare la buonissima pizza riesce a quasi a mangiarsi il suo stesso dito!
ahi ahi, mi sono morsicato il dito! |
Al mattino, il temuto mal tempo si fa sentire e
la pioggia che batte sul tetto, ci fa decidere che Montagnana non sarà anch’essa
tra i ricordi di questo giro (comunque una meta già vista quando si viaggiava
in sella ad una moto!) è ora di rientrare a casa per passare un pranzo tra
parenti.
Alla prossima