venerdì 16 giugno 2017

CROAZIA 2017





Venerdi 16 Giugno



Quest’anno dobbiamo anticipare le nostre vacanze estive, e Lorenzo deve chiudere l’anno d’asilo in anticipo. All'uscita di scuola le maestre lo salutano commosse. Lui non se ne rende conto ancora tanto bene, ma con oggi si conclude una fase di vita: da Settembre inizierà l’avventura scolastica…ma per ora godiamoci l’arrivo dell’estate


le Maestre salutano Lorenzo...Asilo finito!


 in autostrada l'ansia del traghetto che partirà (con noi o senza di noi...) si fa sentire ma fortunatamente non troviamo intoppi e anche un po' in anticipo raggiungiamo il porto. Sbrigate le procedure d'imbarco salpiamo e ora rilassati ci godiamo il viaggio che durerà il tempo di una cena e una bella dormita.
momenti d'imbarco


finalmente troviamo la nostra cabina!



una cena "fatta in casa"

ci godiamo la partenza dalla cabina

Sabato 17 Agosto


La comodità del traghetto l'apprezziamo appieno quando al risveglio, capiamo di essere già arrivati a Spalato.
In poco tempo siamo di nuovo in strada con il nostro camper e puntiamo ora le nostre ruote verso Dubrovnik che raggiungiamo tramite una piacevole, anche se molto ventilata autostrada. Per ora di pranzo siamo già nell'unico campeggio comodo alla città.




Nel primo pomeriggio, mediante un bus raggungiamo il cuore della città, ovvero la città vecchia, e ammiriamo questa bellezza patrimonio dell'Unesco.
Come al solito non ci addentriamo troppo tra musei e chiese, ma girovaghiamo per lo più "a naso in su", meravigliati da tanta bellezza. L'affollamento dei turisti nella via principale chiamato Stradun, ci fa propendere per un tour tra i tanti vicoli che si diramano da esso, e così facendo ci perdiamo letteralmente tra i palazzi e le case di questa bellissima città.

Porta di Pile

il lastricato dello Stradun, via principale del centro

La sinagoga (tra le più antiche d'Europa)

Palazzo Sponza

La scalinata che porta alla Cattedrale


tra i vicoli meno affollati






 Purtroppo Dubrovnik è tanto bella quanto cara e trovare un posto dove mangiare senza essere "rapinati"diventa quasi un utopia. Risolviamo con un caratteristico "take way" dove con una cifra ragionevole assaggiamo davvero delle ottime prelibatezze divertendoci anche noi infine, a lasciare la nostra forchetta colorata, segno del nostro passaggio.
prelibatezze da "Barba" take way a Dubrovnik

le forchette artisticamente autografate dai turisti di passaggio
Torniamo in tarda serata al campeggio, dove in breve ce ne andiamo a dormire.


 Domenica 18 Giugno



La vicina spiaggia del campeggio non ci entusiasma molto (per noi troppo caotica ma forse solo per il fatto che oggi è Domenica) e quindi valutiamo di togliere gli ormeggi e cominciare a cercare una location che ci rilassi come sognavamo nei giorni trascorsi a casa. Partiamo quindi alla ricerca di una meta, e Barbara decide per un isola: Korcula. Fortuna o intuito non si sa, ma sta di fatto che quando arriviamo all'area di sosta capiamo velocemente di aver trovato ciò che desideravamo. La tappa merita qualche giorno

verso Korcula










Lunedi 19 Giugno

 Un pomeriggio lo dedichiamo anche a visitare l'omonima città dell'isola



alle nostre spalle Korzula

tra le vie di Korzula



Marco Polo è leggenda...ma per i souvenir è realtà!





Martedi 20 Giugno

Ancora vita da spiaggia ma in serata ci spostiamo per una gustosa cena in una konoba (taverna) ben consigliataci.


aperitivo di benvenuto...slivovitz!






Mercoledi 21 Giugno

Anche dai posti belli come quello vissuto in questi giorni dobbiamo spostarci, ovviamente nella speranza di trovarne di nuovi. Accendiamo il nostro camper e riprendiamo la rotta per tornare in continente. Per evitare la lunga e tortuosa strada che ci riporterebbe verso sud decidiamo di tagliare la strada prendendo un ulteriore traghetto per la tratta Trpanj a Ploce. Nell'attesa dell'imbarco Lorenzo prova per la prima volta la sua canna da pesca, e improvvisando delle esche con scarti di pollo, ecco a piacevole sorpresa un pesciolino che abbocca.

Sampei e il piccolo pesciolino

e adesso cosa facciamo?

Il nostro Sampei è soddisatto dell'impresa ma a renderlo ancor più felice sembra essere il momento di quando libero il piccolo e spaventato pesciolino, ridandogli la libertà in mare. "Stai più attento la prossima volta" gli urla Lorenzo, mentre lui sott'acqua se ne scappa tra gli scogli sommersi!
Il traghetto arriva e in poco tempo siamo dall'altra parte in direzione...Bosnia!
Si, questa vacanza la gestiamo così, alla giornata e quindi oggi abbiamo deciso di "fare un salto" nella bosniaca Monstar. Non sappiamo quasi nulla di questa città, se non reminiscenze di una guerra passata e forse un po' troppo dimenticata.




Un po' di autostrada,  il confine con la sua dogana a segnare i "limiti" dell'uomo, e poi ancora una piacevole statale fino ad arrivare nel centro dela città dove sostiamo al parcheggio sotto all'altissimo campanile (107metri) della chiesa cattolica.










passeggiamo per Monstar, meravigliati dalla sua bellezza ma soprattutto stupefatti dalla sensazione che si prova. La città sembra essere un anticamera all'oriente. Tra le sue vie si repira aria di commercio antico, di usanze e costumi che si mescolano tra l'occidente e l'oriente. E' una sensazione che ci piace e ci gustiamo così ogni scorcio da una parte all'altra di questa città a cavallo del fiume Nerevta, passando e ripassando sul famoso ponte.











ed è proprio sul ponte, mentre guardiamo all'orizzonte i minareti che spuntano verso il cielo, che conosciamo Mustafa, un uomo che parla un ottimo italiano e che con fare gentile ci invita a prendere un thè in compagnia nella torre che domina un lato del ponte, che lui chiama "paradiso". I racconti di Mustafa sono davvero coinvolgenti, e ci portano a riflettere ancor meglio di quanto fatto fino ad ora, sulla guerra dei balcani, certamente e volutamente troppo dimenticata, e soprattutto sulle motivazioni che spinsero a tale guerra. Riflessioni che ci portano alla situazione del nostro Paese, e forse a quanto inconsapevolmente (o forse ignorantemente) possiamo essere così vicini al ripetersi di una tragedia già avvenuta. Dopo tanti pensieri "pesanti" torniamo alla frivolezza turistica e pensando alla cena ci lasciamo consigliare da nostro amico. E' così che dopo una breve passeggiata, Mustafa ci accompagna in un ristorante o meglio una bettola, fuori dai giri turistici. Ringraziamo Mustafa per le ore trascorse insieme e ci ripromettiamo di un giorno rincontrarci. Ceniamo con piatti tipici, senza troppe chiacchiere con l'oste che non capisce una nostra parola nè di inglese e tantomeno di italiano, ma che ci sfodera sempre grandi sorrisi e alla fine paghiamo il conto: 13euro totali!

Il nostro amico Mustafa


piatto bosniaco per Lorenzo

piatto bosniaco

Dopo cena passeggiamo ancora per il centro e infine torniamo al camper e soli come non mai, in mezzo al piazzale del parcheggio, passiamo la notte.

il "silenzioso" parcheggio di Monstar!

Giovedi 22 Giugno
Lasciamo Monstar e anche la Bosnia per rientrare in Croazia. Altra meta da decidere strada facendo, e anche questa volta sceglie Barbara: isola di Murter.
Al campeggio troviamo posto, e un volta piazzati riprendiamo la vita da spiaggia che avevamo lasciato un paio di giorni fa





Venerdi 23 Giugno

Anche se non ci entusiasma troppo la nuova tappa, restiamo ugualmente a riposare e a divertici per qualche giorno



Sabato 24 Giugno

Oggi la dedichiamo ad un escursione: isole Kornati. Partiamo di mattina presto con un taxi navetta che ci porta al vicino porto di Murter dove ci imbarchiamo su una barca turistica per trascorrerci la giornata.








Dopo qualche ora di navigazione pranziamo a bordo e quindi attracchiamo per una sosta in un piccolo porticciolo di un isolotto. Scesi, a qualche centianio di metri da noi, scorgiamo una piccola baia da cui è impossibile non tuffarsi per un bagno







 Tornati alla barca riprendiamo il nostro tour che comprende un altra sosta in un altro porticciolo dove ne approfittiamo per un gelato e una limonata e infine prendiamo la rotta del rietro e torniamo in serata al campeggio.

e alla fine chi poteva timonare se non lui?

Domenica 25 Giugno

 Lasciamo il campeggio per risalire verso nord la costa alla ricerca di una nova tappa. Vorremmo rimanere nei paraggi di Zara, per poterla visitare, ma i campeggi che prendiamo in considerazione sono o troppo brutti, o troppo costosi. Passiamo così qualche ora a decidere cosa fare, improvvisando una sosta lungo mare con tanto di tuffo in acqua per rinfrescarci le idee. Alla fine è sempre lei che prende le decisioni in questo viaggio, Barbara, e ci convince per puntare verso l'ultimo campeggio che si trova a nord dell'isola di Pag. Per sicurezza telefoniamo per accertarci che ci sia posto. Siamo fortunati; è disponibile l'ultima piazzola che ci tengono prenotata per il nostro arrivo. Un temporale minaccioso ci appare all'orizzonte, proprio agli ultimi chilometri all'arrivo e quando giungiamo al campeggio, si scatene non ci lasciandoci nemmeno il tempo di piazzarci decentemente. Sembra un uragano, pioggia e vento infuriano dal cielo. Noi ci barrichiamo dentro al nostro mezzo, ceniamo e solo dopo qualche ora riusciamo a riaprire finestre e porte e perlustrare la nuova sosta. Peccato che sia però già sera. Domani valuteremo meglio se siamo in un posto che ci piace oppure no.

Lunedi 26 Giugno
Ancora una volta Barbara è stata sagace. Anche questa tappa è meravigliosa




Il campeggio è quasi letteralmente isolato da tutto, ma pane e frutta arrivano giornalmente con un ambulante e un piccolo ristorantino allegerisce il lavoro di cucina in qualche serata. Non ci rimane che goderci questo posto per qualche giorno

Martedi 27 Giugno

relax





Mercoledi 28 Giugno

Lasciamo a malincuore anche questa tappa, per proseguire il nostro viaggio.
Scendiamo verso sud per attraversare l'unico ponte che tiene collegata l'isola al continente, e giunti così vicino a Zara decidiamo di approfittarne per una veloce visita.




La città vecchia è davvero bella e suggestivo è il porto dove un ingenioso strumento ci permete di ascoltare la musica del mare

i fori nel pavimento da cui il mare suona le sue melodie


Riprendiamo il nostro mezzo, e ci spostiamo verso l'entroterra. Destinazione Plitvice.
Nella stupenda area sosta arriviamo in serata, e giusto il tempo di un ottima cena al ristorante interno all'area, quando rientrati in camper si scatena un altro fortissimo temporale. Dal finestrino vediamo purtroppo tanti turisti in tenda scappare sotto qualche tettoia della reception, e mi torna alla mente a quando anche noi viaggiavamo in moto e tenda, e a quante volte abbiamo sentito l'umidità nelle ossa. Altri tempi...

Cena a Plitvice
Giovedi 29 Giugno

Per la visita ai parchi decidiamo di andarci in camper, considerando che in serata torneremo verso il mare. A pochi chilometri di distanza quindi parcheggiamo e muniti di zaino, acqua e qualche frutto, partiamo per la nostra escursione nella natura. Purtroppo il fortunale della notte passata ha creato qualche disagio all'interno del parco, e quindi alcuni percorsi sono stati chiusi per motivi di sicurezza. Peccato, ma vista la mappa e fatte le dovute proporzioni pensiamo di averne abbastanza da vedere comunque. Ci incamminiamo per diverse ore in questa altra meraviglia patrimonio dell'Unesco.






 Il parco è davvero immenso e bellissimo. Seguendo i sentieri si passa da zone aperte fronte lago, a zone boschive, passando a fianco cascate e ruscelli davvero suggestivi. Attraversiamo uno dei tanti laghi presenti mediante un traghetto, stracolmo di turisti. Lorenzo affascina delle anziane giapponesi che lo omaggiano di caramelle e un piccolo souvenir (un ciondolo/campanellino per non perdersi, come se lo conoscessero...). "Domo Arigato" risponde Lorenzo e tutte ridono.

Lorenzo con il suo nuovo ciondolo sonante
la nonna made in japan












Nel tardo pomeriggio, un po' stanchi ma molto soddisfatti usciamo dal parco e ripreso il camper ci dirigiamo verso il mare.
Questa volta scegliamo un campeggio di Rijka (Fiume) che giungiamo in tarda serata.

Venerdi 30 Giugno

Purtroppo questa volta la scelta della location non è azzeccata. L'ubicazione della spiaggia è tra le più tristi che si possa immaginare. A poche centinaia di metri dal bagnoasciuga una raffineria irrompe nel panorama, e dallo sbuffare dei suoi camini certamente non purifica l'ambiente. Ci stupiamo nel vedere tanti stanziali che trascorrono le vacanze qua. Ci chiediamo come facciano, ma ci teniamo la domanda per noi, e in fretta lasciamo la nostra piazzola entro la mattinata, per cercare altrove

vista la spiaggia, con il pessimo panorama, abbandoniamo il campeggio

Il nostro rientro a casa è imminente e pertanto decidiamo di anticipare l'ingresso quantomeno in Italia. Varchiamo il confine, e passiamo qualche ora a Trieste







e da Trieste facciamo un omaggio al Sacrario di Redipuglia








in tarda serata decidiamo di sostare ancora una volta al mare e quindi ci fermiamo a Lignano Sabbiadoro in un parcheggio anonimo in compagnia di qualche altro camper.

Sabato 01 Luglio

Al mattino prese le biciclette pedaliamo alla vicina spiaggia per concederci ancora qualche ora di relax
dopo tanti sassi...finalmente SABBIA!!!

in spiaggia a Lignano Sabbiadoro

la piacevole coincidenza di essere parcheggiati a fianco alla Cooperativa dei pescatori, ci invita ad approfittarne per un saporito pranzo

pranzo alla cooperativa dei pescatori

l'appetito al bimbo non manca...

nel tardo pomeriggio infine, chiudiamo la nostra vacanza estiva, rientrando a casa.

alla prossima!

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