Venerdi 19
Nel tardo pomeriggio partiamo per questa vacanza
pasquale con la compagnia di cognati e nipote, con
destinazione Napoli.
L’autostrada, anche se trafficata, è
sufficientemente scorrevole. Dopo una sosta a Barberino per la cena,
quando riprendiamo il cammino il traffico si è intensificato e il
navigatore ci suggerisce qualche deviazione che seguiamo. Quando l’ora è
tarda siamo in zona Fabro dove sostiamo per la notte in uno spartano ma
silenzioso
parcheggio dedicato ai camper.
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area sosta a Fabro Scalo |
Sabato 20
La colazione per essere più sbrigativi la facciamo al primo autogrill una
volta ripreso il viaggio autostradale, ma anche oggi il traffico è ben
presente con lunghe code. Evitiamo il più possibile di farci
bloccare ma alla fine quando giungiamo all’
area sosta di Pompei è già pomeriggio inoltrato.
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area sosta Ametrano a Pompei |
Il tempo di sistemarci con i camper e usciamo
quantomeno per sgranchirci le gambe facendo una piacevole passeggiata in
centro paese, gustando dapprima un
ottimo gelato e poi ammirando il
maestoso
Santuario.
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un gustoso gelato come prima cosa... |
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Santuario della Beata Vergine del Rosario a Pompei |
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Santuario della Beata Vergine del Rosario a Pompei |
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il maestoso campanile del Santuario |
Una camminata sotto il viale
alberato che porta agli scavi, ci fa approcciare l’arte commerciale di
qualche scaltro venditore che ci convince abilmente in qualche acquisto.
Torniamo ai camper per la cena. Da domani iniziano i tour alla città partenopea.
Domenica 21
Dall’area sosta in meno di dieci minuti prendiamo
la Circumvesuviana che in altri 45 minuti (biglietto 2,80€) ci porta in
stazione Garibaldi.
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mappa della circumvesuviana |
Con facilità dalla stazione prendiamo subito la
metrò (1,10€) per scendere in una delle più belle
stazioni sotterranee: stazione Toledo.
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Stazione Toledo |
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il soffito di Stazione Toledo |
Sbuchiamo così per la prima
vista di Napoli in via Toledo, già brulicante di turisti. Ci infiliamo
anche noi nel passeggio passando in rassegna negozi e locali.
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via Toledo |
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artisti da strada |
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Galleria Umberto I |
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Piazza del Plebiscito |
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La Basilica di San Francesco di Paola |
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Il Palazzo Reale |
Sono sole poche ore, ma è quanto basta per capire
che Napoli sorprende e affascina con una facilità
imbarazzante. Siamo solo all’inizio ma credo proprio che questa
metropoli ci lascerà un ricordo indelebile. Dopo qualche foto della
piazza prendiamo
via Chiaia bellissima ricolma di storia e di vita mondana.
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via Chiaia |
Da qui scendiamo fino
al famoso lungomare dove, sempre tra la folla, ammiriamo un panorama
mozzafiato.
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lungomare di Napoli |
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Castel dell'Ovo |
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il golfo di Napoli |
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con una tirata di zoom vediamo pure Villa Volpicelli alias Villa Palladini della soap opera di un "Un posto al Sole" |
L’ora del pranzo si fa sentire e così cominciamo la ricerca
del “posto giusto”. Vaghiamo per dei suggestivi e caratteristici vicoli,
ma la nostra pizzeria suggerita da tripadvisor è chiusa.
Passiamo davanti alla famosa e storica
pizzeria Brandi ma è impensabile poter accedere se non con una attesa di almeno due ore.
Ci inerpichiamo
tra il fascino e nello stesso tempo intriganti
quartieri spagnoli, dove alla fine approdiamo alla caratteristica e
accogliente
pizzeria ‘Ntretella (‘Netretella per chi non lo sapesse come
non lo sapevo io, altro non è che la fidanzata di Pulcinella!).
Tra la moltitudine di commensali veniamo serviti anche noi, e
assaporiamo così la pizza napoletana. Dopo l’ottima sosta riprendiamo il
nostro cammino, tornando in via Toledo e quindi per l’altrettanto
famosa via “Spaccanapoli”.
La chiesa di Santa Chiara è
chiusa e lo stesso dicasi per il suo interessantissimo chiostro. Non ci
rimane che rimandare a domani la visita. Il tempo di un gustoso gelato e
ci incamminiamo per il rientro a Pompei e per la nostra serata in
camper.
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L'ingresso chiuso di Santa Chiara |
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Piazza del Gesù Nuovo |
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a passeggio nella "Spaccanapoli" |
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una pausa gelato |
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divoratori di gelato |
Lunedì 22
Dopo una dolce e squisita colazione alla
pasticceria
Romeo Peluso (che diventerà nostra tappa quotidiana!)
prendiamo la consueta e colorata circumvesuviana per il centro di
Napoli.
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passeggeri in circumvesuviana |
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passeggeri in metrò |
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Stazione Garibaldi |
Ormai un po’ di strada l’abbiamo memorizzata e in poco
tempo siamo in fila per visitare lo stupendo
chiostro di Santa Chiara.
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tra le colorate strutture del Chiostro |
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natura e arte per ritrovare pace e armonia |
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obbligo di cani in braccio |
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S.Barbara |
Da qui ora ci dirigiamo dapprima verso il lungo
mare, ma poi rientriamo per avvicinarci all’ingresso delle
gallerie borboniche. La ricerca di un posto dove pranzare che non ci costringa a
fare una fila di attesa sembra impossibile, ma poi
alla fine ce la facciamo, e pure a pochi passi dal nostro prossimo
obiettivo. Finito il pranzo, ovviamente a base di pizza pure oggi (!!!)
andiamo all’appuntamento con l’esplorazione ipogea. La gita risulta
interessante e pure coinvolgente per i bambini e
quando usciamo siamo di nuovo a pochi passi dal lungo mare.
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scendiamo sottoterra |
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ricordi di quando ci si rifugiava sottoterra per la guerra |
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gallerie che diventano deposito di sequestri... |
Peccato che
il tempo stia peggiorando e la pioggia stia inebriando la già
brulicante moltitudine di turisti.
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brutto tempo in arrivo... |
Proviamo a prendere la metrò alla
Stazione Toledo, ma la cosa sembra impossibile. Ci incamminiamo
per la successiva stazione dove dopo a fatica riusciamo a salire anche
noi sul mezzo pubblico. La nostra circumvesuviana ci riporta all’area di
sosta.
Martedì 23
Riprendiamo la nostra giornata da più o meno quello
che avevamo lasciato indietro il giorno prima e cioè tornando a Santa
Chiara per questa volta visitarne la basilica (ieri all’uscita dal
chiostro era già chiusa).
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interno di Santa Chiara |
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campanile di Santa Chiara |
Passiamo quindi a passeggiare
per la “Spaccanapoli” e ci dirigiamo verso la Chiesa di San Severo,
dove con devota pazienza, ci mettiamo in fila per ammirare lo
straordinario capolavoro del Cristo Velato. Dopo quasi un paio d’ore di
piccoli passettini è il nostro turno, e a ragion veduta,
solo ciò che si può ammirare all’interno di questa chiesa vale il
viaggio fatto.
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davanti a noi la fila per il Cristo Velato |
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ancora un po' di pazienza e prima o poi entreremo anche noi... |
Dopo questa, ora è la volta di visitare la parte storica
della città con i vicoli di San Gregorio Armeno, dove le sue vetrine ci
attraggono e ci stupiscono.
Non ancora stanchi
di girovagare ripercorriamo tutta Spaccanapoli fino a giungere alla
Stazione di Montesanto, dove con una comodo funicolare saliamo al Vomero
da dove si gode di una vista spettacolare su Napoli.
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verso la Stazione di Montesanto |
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un'invitante pescheria |
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la Stazione funicolare di Montesanto |
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Vista di Napoli |
Per oggi diciamo che ne abbiamo visto abbastanza (o
quantomeno è quanto i nostri piedi stanno implorando!!) e piano piano
ripercorriamo a scendere il percorso fino a giungere alla stazione
Garibaldi da cui con la circumvesuviana ritorniamo
ai camper.
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dal Vomero a scendere: una bella passeggiata |
Mercoledì 24
Oggi visita a
Sorrento, e questo ingannevolmente ci
fa pensare ad una rilassante giornata. Ma andiamo con ordine: ci
incamminiamo verso la stazione un po’ più lontana dalla nostra area
sosta, per prendere la circumvesuviana che porta alla
rinomata stazione balneare. Purtroppo questa decisione a quanto pare
non ce l’abbiamo solo noi, ma anche tutto il resto del mondo nipponico
in vacanza a Napoli!
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Stazione Pompei Scavi |
E’ così che mescolati e stretti come sardine ci
facciamo il viaggio lento e pertanto lungo fino
a Sorrento. Letteralmente “espulsi” fuori dal convoglio veniamo quindi
presi fantozzianamente tra la folla dei tanti piccoli essere con gli
occhi a mandorla ed alla fine insieme a loro percorriamo le belle ma
affollatissime vie del centro.
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Sorrento...tra la folla |
Per cercare un pranzo
decente fuori dalla confusione facciamo una lunga camminata e
risolviamo con una
pizzeria fuori mura che ci concede oltre a del buon cibo
anche un po’ di tranquillità.
Nel pomeriggio facciamo un tour con il
trenino turistico che piano piano scende fino a mare
per poi inerpicarsi fino al punto di partenza.
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a spasso con il trenino turistico |
Ora che abbiamo capito
un po’ di strade ritorniamo alla spiaggia da soli e lasciamo un po’
sfogare i bambini con l’acqua, ancora un po’ fresca ma davvero invitante
in questa giornata calda.
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giornata calda a Sorrento |
Quando è ora di tornare
riproviamo l’esperienza della folla in treno ma questa volta ci va
anche peggio. Una stazione dopo Sorrento il treno si rompe e viviamo
così anche la realtà dell’arrangiarsi in terra campana. Alla fine dopo
quasi un paio d’ore riusciamo ad essere sulla strada
del ritorno, un po’ stremati dall’esperienza, ma tutto sommato contenti
di aver messo tra i ricordi anche questa bella gita.
Giovedì 25
Oggi giornata gratuita d’ingresso agli
scavi di Pompei. Ci sarà qualcuno? Dopo una mattinata passata tranquillamente
nell’area sosta (Lorenzo deve anche fare ogni tanto un po’ di compiti…)
nel primo pomeriggio ci dirigiamo verso gli ingressi.
Attendiamo un po’ per l’apertura prevista a nostra insaputa alle 14,30,
ma quando aprono i cancelli, una miriade di persone si accalcano alle
biglietterie. L’ingresso è si gratuito ma serve comunque il biglietto!
Anche oggi sperimentiamo la calca della folla,
ma alla fine tra uno spintone e l’altro siamo dentro anche noi. Pompei
scavi è una vera città archeologica. Visitarla come stiamo facendo noi
senza una guida turistica è un po’ complicato, soprattutto perché
sembrano abbiano fatto apposta a modificare strade
e riferimenti da quanto riporta la mappa che ci hanno dato e le
informazioni che si reperiscono dal
sito internet. Ci arrangiamo alla
bene meglio e visitiamo un po’ anche noi, forse le cose più rinomate e
senza tante informazioni di dettaglio.
I bambini un
po’ si divertono tra queste vie lastricate e queste vecchie dimore, ma
ogni tanto riusciamo comunque ad attrarre la loro attenzione. Vola così
tutto il pomeriggio, fino quando usciti, ci godiamo un buon gelato
ristoratore. E’ già ora di tornare ai camper e
di prepararsi per il rientro di domani.
Venerdì 26
Quando partiamo le nostre intenzioni sono di
spezzare il viaggio con una sosta ad Arezzo, meta conosciuta, ma sempre
piacevole, ma quando arriviamo il meteo non è certo consono ad una
passeggiata. Tra il cielo nero e grigio un temporale
sta inondando le strade. Decidiamo quindi di riprendere il percorso
fino a casa, e per cena siamo a Mantova.
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alla prossima... |